Risposta:
il DivX nasce nei laboratori della Microsoft, l’intento era quello di dotare lo streaming on-line di uno standard di qualità per la compressione, la gestione e la trasmissione di flussi video in internet. Inizialmente denominato Div (Digital Internet Video) e tecnicamente MPEG-4, questa nuova scoperta non ottiene il successo sperato in quanto la compressione si rilevava molto elevata, ma la qualità del video non era all’altezza. La Microsoft così abbandona questo progetto che viene “resuscitato” da un hacker francese, Jerome Rota. Da quel momento il DivX ha intrapreso la strada dell’open source, grazie all’interessamento di Project Mayo , che ha sviluppato le versioni 4 e 5. Proprio grazie a queste persone che hanno scommesso su questo nuovo e interessante formato il DivX diviene subito famoso in tutto il mondo e al contrario dei suoi esordi riesce adesso a ridurre i file video in formato compresso ad elevata velocità, alla compatibilità con i codec precedenti e alla sorprendente qualità del video compresso che riesce a garantire.
Il vero campo di applicazione del DivX divenne presto il ripping video, ovvero il trasferimento su CD dei file VOB che costituiscono il DVD. Con il DivX è possibile copiare con ottima qualità un film DVD su qualsiasi supporto CD-ROM con una perdita di qualità insignificante. Ben si comprende le grosse potenzialità illegali a cui può portare un uso sconsiderato di questo nuovo formato e dei software ad esso correlati.
Tutto questo ha portato le maggiori aziende del settore digitale ad introdurre nei lettori dvd anche la possibilità di integrare questo codec e rendere possibile la visione dei DivX, la prima ad integrare tale sistema fu la Kiss.
La legge infatti ammette una ed una sola copia a scopo di backup ed esclusivamente per uso personale di un DVD (e ovviamente anche di un CD) protetto da diritto d’autore che deve essere di proprietà e regolarmente acquistato.