Risposta:
i dischi SSD sono una nuova tipologia di supporto per la memorizzazione dei dati che punta a sostituire i classici hard-disk che noi tutti conosciamo.
La differenza sostanziale consiste nell’uso di un chip di memoria flash al posto del sistema meccanico usato negli hard disk magnetici (HDD).
Gli SSD basati su tecnologia flash NAND sono disponibili in commercio con una capacità massima di 64 GB anche se già all’inizio di quest’anno sono stati lanciati i primi prodotti da 128 GB destinati principalmente al mercato dei notebook.
Quali sono i suoi vantaggi:
- I SSD sono supporti di memoria senza parti in movimento (non hanno nè testine nè dischi che girano), con vantaggi notevoli in termini di affidabilità, di ingombro e di durata. Avendo parti meccaniche in movimento, gli HDD consumano più corrente, sono inevitabilmente più ingombranti e possono usurarsi o danneggiarsi in seguito agli urti. In particolare, l’affidabilità dei dischi allo stato solido, misurata con il mean time before failure, è superiore di un fattore 5, pari ad oltre 2 milioni di ore. Si tratta di un vantaggio non da poco: infatti, secondo Gartner, il crash degli hard disk è una delle due principali cause di guasto nei notebook (l’altra è dovuta ai malfunzionamenti o alla rottura del display) e rappresenta il 45 % dei guasti hardware che si possono verificare.
- Gli hard disk tradizionali durano tipicamente 5 anni in relazione ai possibili guasti alle parti meccaniche. Per i dischi SSD, invece, la durata è legata al numero di cicli di lettura e scrittura. I produttori di flash NAND garantiscono l’affidabilità del prodotto dopo un massimo di 100.000 operazioni di scrittura e cancellazione. Anche scrivendo e cancellando diversi Gigabit di dati al giorno, un disco SSD può durare molti anni.
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- I SSD dono 30 volte più robusti degli hard disk e 10 volte più resistenti agli urti e 3 volte più resistenti in condizioni ambientali estreme. Gli SSD assicurano l’integrità dei dati a – 55 °C e a 95 °C. Possono cadere da un’altezza di 4 metri senza riportare alcun danno. In pratica, si romperebbe il notebook prima dell’SSD drive.
- La densità e la capacità degli hard disk magnetici (a meno che non prenda piede qualche tecnologia “rivoluzionaria”) dovrebbe aumentare del 60 % all’anno, mentre quella dei dischi allo stato solido dovrebbe raddoppiare ogni 2 – 3 anni, grazie alla legge di Moore. Quindi, anche se i SSD hanno una capacità al momento incomparabilmente inferiore rispetto a quella degli hard disk e un costo per Gigabyte di gran lunga superiore, il divario si colmerà con il tempo
- Gli SSD consumano dal 70 % al 90 % di potenza in meno rispetto agli HDD tradizionali, dato che non occorre attivare parti meccaniche o supporti rotanti; appena 0,5 Watt durante il funzionamento normale per la versione da 1,8 pollici contro 1,9 Watt degli hard disk, e 0,2 Watt in stato di idle. Questo consente di prolungare la durata delle batterie dei notebkook. Inoltre gli SSD generano molto meno calore e non richiedono l’uso di ventole o di dissipatori di grandi dimensioni: i notebook con dischi allo stato solido al posto degli hard disk possono quindi essere molto più silenziosi e compatti
- Gli SSD pesano meno della metà degli HDD a parità di capacità e sono molto silenziosi. Un tipico hard disk da 1,8 pollici pesa circa 50 grammi, mentre un SSD appena una ventina.
- Gli SSD offrono prestazioni superiori in termini di tempi di lettura e di scrittura. In lettura, sono 100 volte più veloci della maggior parte degli hard disk, in particolare per quanto riguarda l’accesso casuale ai dati, un parametro questo che influenza sensibilmente i tempi di caricamento del sistema operativo e delle applicazioni. La velocità media di trasferimento dei file è di circa 225 MBps contro 80 MBps degli hard disk.
- Un notebook munito di SSD da 64 Gigabyte, consente di avviare il sistema operativo Microsoft Windows Vista Enterprise in appena 30 secondi, rispetto ai 48 secondi richiesti da un notebook tradizionale. Può inoltre raggiungere una velocità di accesso medio al file di 0,11 millisecondi, contro 17 millisecondi di un notebook con un hard disk interno.
Se volete maggiori informazioni vi consiglio di leggere gli articoli del blog linkato qui di seguito, che propone validi confronti tra le due tecnologie.
[Via | Ondamultimediale]