Da qualche settimana qualcosa sta cambiando nel modo di vedere la connettività ADSL nelle menti dei provider americani.
Prima di tutte ci fù la decisione datata fine gennaio 2008 da parte di Time Warner Cable (colosso della tv via cavo con le mani in pasta nella fornitura di accesso alla rete per mezzo del suo ISP Road Runner), di avviare una fase sperimentale che prevede una ADSL a consumo in Beaumont,Texas.
Il motivo sembra essere che “Meno del 5% dei nostri consumatori usa il 50% del network” imputando tale sproporzione al traffico generato dal P2P. Così ha deciso di inserire dei nuovi regimi tariffari che dovrebbero prevedere connessioni da 5, 10, 20 e 40 Gigabyte al mese.
Dopo TWC però è notizia di oggi che anche AT&T vuol seguire la stessa linea e non esclude un rincaro dei prezzi.
Per quanto riguarda noi italiani, spero proprio che questa ondata di malumore non giunga tanto presto nei conti correnti di noi utenti ADSL, dato che le nostre tariffe già non sono certo il meglio che si possa desiderare. E poi c’è una cosa che non capisco: se io pago 25 € al mese per una ADSL da 4 mega (ma me lo avranno fatto l’upgrade?), sono teoricamente libero qualora la linea me lo permetta di fustigare il mio modem finchè non raggiunge sempre tale velocità e quindi scaricare tanto quanto mi è consentito.
Non credete?