Il mio primo pensiero è stato: liberate i caaaaani!!!
Ieri ci era dato sapere che Meizu (noto produttore cinese) non aveva presentato il suo famoso cellulare One (una copia abbastanza spudorata dell’iPhone) perchè lo stand era stato messo sotto torchio da alcuni finanzieri tedeschi che hanno di fatto sequestrato il prodotto, poi è stato reso noto che il motivo del sequestro è stato il mancato rispetto di alcune licenze all’interno del suo lettore mp3.
Oggi invece vengo a sapere da PuntoInformatico che l’ispezione ha preso il largo, con l’ingresso nei padiglioni di 180 agenti della polizia locale e 3 ispettori per andare a fondo di alcune indagini iniziate in passato dalla polizia doganale riguardanti il commercio di dispositivi mobili ritenuti illegali.
Quel che è certo è che alla fine del blitz tra gli stand del Cebit i poliziotti se ne sono andati con 68 scatole piene di gadget elettronici, documentazione varia nonché volantini e materiali pubblicitari.
Nel complesso sono stati perquisiti gli stand di 51 imprese e tutte per questioni che sembrano collegate a contraffazione o violazione di brevetto. Di queste 51: 24 sono società cinesi (3 di Hong Kong), 12 vengono da Taiwan, 9 sono imprese tedesche. Le ultime tre sono ditte giunte al Cebit dalla Polonia, l’Olanda e la Corea del Sud.
Se veramente ci sono state delle violazioni dei brevetti, come è molto plausibile che sia, ritengo giustissimo l’intervengo della polizia…anzi ad essere onesto avrei mandato anche l’ispettore Derrick, il cane Rex e pure Robocop! E’ ora di finirla di copiare e far finta che i brevetti non esistano.