Il problema della privacy online credo nacque nel momento stesso in cui fu inventato internet, per questo ciclicamente si ripresentano discussioni ed articoli che cercano di fare il punto su come si possa fare per tutelare il più possibile la propria identità: questo è uno di quelli.
Il problema principale sta nel fatto che la maggioranza delle ricerche internet vengono effettuate attraverso il motore di ricerca di Mountain View: Google, il quale immagazzina una quantità spropositata di dati per cercare di capire meglio le nostre preferenze e poterci poi fornire contenuti mirati attraverso la pubblicità.
Ora, questo credo abbia i suoi pro e contro, nel senso che da un lato a mio avviso è comodo pensare che navigando in cerca di qualcosa ci viene proposto senza alcuno sforzo aggiuntivo un contenuto pubblicitario che possa rispondere a qualche nostra esigenza e attraverso i clic si finanzia anche il sito che “hosta” la pubblicità; dall’altro lato però questo non piace a molti, ecco il perchè di tutta questa prefazione sperando di non tirarmi la zappa sui piedi.
Un primo modo per ovviare alla nostra catalogazione sui servers di Google e compagnia bella è quello di installare il plugin “Track Me Not” (se utilizzate Firefox). Il suo scopo è semplice: confondere Google&Co simulando false ricerche e mitigando quindi quelle che sono le nostre reali esigenze.
Altro metodo è quello di utilizzare un sito internet come Scroogle, attraverso il quale dopo aver selezionato la nostra lingua sarà possibile effettuare delle ricerche come se le stessimo facendo direttamente da Google ma i risultati saranno privi di sponsorizzazioni ed il nostro anonimato sarà al sicuro. Scroogle è stato creato da Daniel Brandt, creatore di un altro sito anti-google: Google Watch questa sorta di osservatorio si occupa di raccogliere tutte le malefatte più o meno note di Google offrendo sempre ottima documentazione aggiornata e validi suggerimenti per difendere la propria privacy.
Dopo il break trovate altri metodi per proteggere la vostra privacy.
Tornando nell’ambito dei plugins per Mozilla Firefox, potreste anche provare “Scookies” il cui scopo è simile a Track Me Not, ovvero mitigare la nostra navigazione, ma lo fa in altro modo ovvero scambiando i cookies. Funziona per tutti i motori di ricerca e siti internet che cercano di tracciare gli utenti tramite i cookies. Il plugin cambia i cookies degli utenti mescolandoli gli uni agli altri, in questo modo vengono alterati i profili di ciascun utilizzatore intorbidendo il tracciato originale. Maggiore è il numero di utilizzatori di questo plugin, migliore è l’efficacia dello stesso perchè i cookies da poter scambiare aumenteranno di conseguenza.
Se quello che desiderate è invece un programma da installare allora potreste provare Privoxy, un piccolo eseguibile in grado di modificare elementi rilevati dai motori di ricerca quali il browser, il sistema operativo, proteggere da banners indesiderati e filtrare i cookies. In merito premetto che sebbene la sua installazione sia molto semplice, la sua configurazione non lo è altrettanto o meglio: diciamo che non è molto “user-friendly”. Ad ogni modo alcune di queste caratteristiche, tra cui in particolare l’oscuramento dei banners, sono attività che già svolgono alcuni tra i migliori software di sicurezza Antivirus / Firewall.
Seguendo questi consigli non avrete probabilmente un anonimato garantito, ma certamente la vostra identità sarà meglio tutelata da occhi indiscreti.
[Via | Corriere.it]
Bellissima la foto!
lol