Quella che state osservando nell’immagine qui sopra è ciò che noi sulla Terra chiameremmo neve, ma che su Marte diventa per gli addetti “strature in movimento” o meglio ancora cristalli di ghiaccio che cadono dalle nuvole nei -70°C dell’alba. A registrare tale immagine è stato Lidar, il laser di costruzione canadese a bordo della sonda Phoenix, che con un fascio verde spazza il cielo a caccia di nuvole.
Rientrando di qualche migliaia di chilometro in direzione Terra, troviamo un’altra novità, vale a dire la prima spedizione cinese al 100%. Il nome della missione è Shenzhou-7 (tradotto: Vascello divino…poco megalomani).
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Riporto quanto segnalatomi da Unreal:
snobbata dalla maggiorparte della stampa italiana, la Cina nel pomeriggio di ieri ha raggiunto un altro importante traguardo nella sua corsa allo spazio, mandando in orbita la capsula Shenzhou-7 con a bordo i 3 taikonauti Zhai Zhigang, Liu Boming e Jing Haipeng.
Già il fatto di essere in tre è un passo in avanti per i cinesi, ma non è finita perché domani Zhigang effettuerà la prima EVA nella storia del suo paese, che durerà circa 40 minuti.
Ma facciamo un passo indietro. La Cina durante la gara Russo-America per la conquista dello spazio era in disparte per ragioni culturali e politiche che non voglio stare qui a discutere (non è la sede); certo è, che all’inizio il programma spaziale dei cinesi fece i primi passi sfruttando l’esperienza e la tecnologia dei sovietici.
Nel 1964 la Cina realizza il primo razzo completamente con mezzi e tecnologia propria e successivamente, nel 1970, manda il suo primo satellite in orbita.
Arrivati al 1985 lo sviluppo missilistico è tale da poter pensare ad un programma spaziale commerciale, così una trentina di satelliti asiatici ed europei vengono messi in orbita dai cinesi.
Nel 1992 fu finanziato ed autorizzato il Progetto 921, ossia un ambizioso progetto per portare l’uomo nello spazio; già in precedenza si era provato a spingere in tal senso, ma per una ragione o per l’altra tutto era sfumato in una bolla di sapone.
Il Progetto 921 cambia nome nel più accattivante Shenzhou, “Vascello divino”, e i suoi obiettivi sono tanti; non solo si vuole portare il primo cinese nello spazio, ma si vuole effettuare una passeggiata spaziale, costruire un piccolo avamposto orbitale permanente ed effettuare un volo circumlunare. In pratica, se vogliamo fare un confronto con gli U.S.A., è una sorta di programma Mercury, Gemini, Apollo e Skylab tutto in uno (salvo l’atterraggio sulla Luna).
La capsula Shenzhou ricorda un po’ la Soyuz , così come le tute spaziali cinesi che hanno delle similarità con quelle russe, ma in realtà tutto il progetto è realmente originale e la Cina ha tutte le ragioni per esserne molto fiera.
Dal 1999 al 2002, Shenzhou 1-2-3-4 vengono lanciate nello spazio con successo, utilizzando come equipaggio animali e manichini imbotti di sensori.
Il 15 ottobre del 2003 Yáng Lìwei diventa il primo cinese ad andare nello spazio compiendo 14 orbite a bordo della Shenzhou 5.
Il 12 ottobre 2005 si raddoppia, e la Shenzhou 6 rimane in orbita 5 giorni trasportando Fèi Jùnlóng e Niè Haishèng.
Ed ora siamo nel vivo di Shenzhou 7 ed è impressionante vedere i progressi dei cinesi in così poco tempo.
Un’altra grossa novità di questa missione è che la TV Cinese sta trasmettendo un Live Coverage del tutto simile a quello della NASA TV. Per le altre missioni con equipaggio umano non era stato così, infatti le autorità ben consce dei rischi in gioco, avevano vietato la trasmissioni di immagini in diretta.
Qui potete averne un assaggio:
[youtube J_xw59Xutuw]
[youtube yAYrF3MSaAw]
[youtube utBqWYSzh_g]
[youtube rgP7sldAPXY]
Volete vedere la faccia della Phoenix 🙂
http://www.rikyunreal.it/Immagini/Spazio/Varie/PhoenixFace.jpg