Non si finisce mai di parlare del canone RAI e dei motivi per cui si debba (o non debba) pagarlo. Nelle scorse ore ha quindi preso il via l’iniziativa promossa da ADUC: “Disdici il canone TV, per ristabilire la legalità“. A detta dell’Associazione degli utenti e dei consumatori le istituzioni non rispettano la legge, e le accuse vanno dal mancato insediamento della commissione parlamentare di vigilanza RAI fino alla mancata pubblicazione delle consulenze esterne e dei compensi RAI fino, ancora, a comportamenti considerati vessatori nei confronti di cittadini che abbiano disdettato il canone, passando poi per le celebri lettere di richiesta del pagamento del canone (“richieste intimidatorie”, specifica ADUC) fino al comportamento lesivo dei diritti di incaricati RAI nelle case degli utenti.
Non bastasse tutto ciò, si aggiunge il fatto che da due anni il ministero delle Comunicazioni (oggi Sviluppo Economico) non risponde alle interrogazioni parlamentari sulla questione, l’Agenzia delle Entrate non sa definire su quali apparecchi vada pagato il canone e la RAI, che richiede il pagamento del Canone anche per apparecchi non televisivi. Infine, segnala ADUC, la “mancata attuazione della legge che prevede l’esenzione dal canone per i cittadini ultrasettantacinquenni con reddito minimo”.
Potete aderire all’iniziativa o ricevere maggiori informazioni consultando la pagina ufficiale di ADUC.
Quando ci saltano fuori, fammi un fischio. 😀