Il primo capitolo della serie di Harry Potter s’intitolava “Harry Potter e la pietra filosofale“. Per quanto mi riguarda, questo libro mi fu regalato da una famiglia inglese. Quando lo ricevetti non sapevo minimamente chi fosse, e per di più non avrei mai pensato che sarebbe diventato uno dei miei personaggi narrativi preferiti (oltre che cinematografici).
La scrittrice è l’ormai celeberrima J.K. Rowling, che grazie al maghetto ha realizzato, secondo la rivista Forbes, un patrimonio di circa 1 miliardo di dollari, un dato che la qualifica come la prima miliardaria che ha basato il suo successo sulla scrittura di libri.
La pagina 101:
Harry rigirò di nuovo la figurina e con suo grande stupore vide che la faccia di Silente era scomparsa.
“E’ sparito!”
“Be, non puoi mica pretendere che se ne rimanga lì tutto il giorno” disse Ron. “Tornerà . No! Ho trovato un’altra Morgana, e ne ho già sei…La vuoi tu? Puoi cominciare a fare la raccolta”.
Lo sguardo di Ron si perse sulla montagna di Cioccorane che aspettavano ancora di essere scartate.
“Serviti pure” lo invità Harry. “Ma sai, nel mondo dei Babbani la gente nelle foto non se ne va mica a spasso!”
“Ma davvero? Cioè non si muovono per niente?” Ron sembrava molto stupito. “Che strano!”
Harry rimase con tanto d’occhi nel vedere Silente che ricompariva sulla figurina e gli rivolgeva un impercettibile sorriso. A Ron interessava più mangiare le rane che non fare spunta delle figurine dei Maghi e delle Streghe più famosi; Harry, invece, non riusciva a staccarne gli occhi. Ben presto non ebbe più soltanto Silente e Morgana, ma anche Hengist il folletto dei Boschi, Alberico Grunnion, Circe, Paracelso e Merlino. Finalmente, si decise ad alzare gli occhi da Cliodna la druida, che si stava grattando il naso, per aprire un pacchetto di Tuttigusti+1.
“Con quelle devi fare attenzione” lo amonì Ron. “Tuttigusti vuol dire proprio tutti i gusti…puoi trovare quelli più comuni come cioccolato, menta e marmellata d’arancia, ma può anche capitarti spinaci, fegato e trippa. George dice che una volta ne ha trovate alcune alle caccole”.
sempre bello!!