Da una parte l’onorevole Carlucci attacca l’anonimato di internet, poi c’è l’emendamento D’Alia che propone una sorta di censura per blog e piattaforme presenti in internet che istigano a delinquere. Infine arriva l’Intergruppo Parlamentare 2.0 (che non è un gruppo di Facebook di tifosi parlamentari dell’Inter), un’idea quanto meno apprezzabile che parte bene e spero possa partorire qualcosa di ancora meglio ed al quale per questo faccio i miei migliori auguri. Certo è che le premesse sono un pò fantasiose dal momento che si parla di web 3.0 dicendo:
Le prospettive future sembrano evolversi verso il Web 3.0, una rete non più fatta di pagine ma di veri e propri spazi tridimensionali in cui navigare.
Ora capisco che tale frase possa essere stata prelevata da Wikipedia e che il termine “3D” abbagli chiunque, ma certo è che in una fase di internet in cui è già tanto se ci consentono di usare il web 2.0 conviene, a mio modo di vedere, volare basso ed occuparci di ciò che abbiamo piuttosto di inventarci ciò di cui ancora non se ne vedono spuntare i primi raggi di luce (del salto nell’iperspazio come ipotizzano alcuni)