Dal momento che tra pochi mesi qua in lombardia avrà luogo lo switch-off della TV analogica, ho ri-provato per l’ennesima volta con scarse speranze a fare la sincronizzazione dei canali che ricevo dal decoder digitale-terrestre che comprai diverso tempo fa e riposi nello scantinato pochissimo tempo dopo. La situazione è la seguente: vedo i principali canali Rai più due o tre canali gratuiti sconosciuti e molti di quelli a pagamento Mediaset e Dalia, ma ancora non vedo canale 5, italia 1, rete 4 e altri canali che prima vedevo ed ora sono misteriosamente scomparsi.
Come già saprai, specie se leggi il blog da tempo, di recente è entrata in scena Tivù Sat, grazie alla quale i canali fruibili in chiaro vengono trasmessi via satellite per colmare la lacuna di diffusione del segnale di cui sopra.
Ideona direi, finalmente la prima intelligente, che svincola tra l’altro la TV pubblica di Rai Sat dai contratti da monopolista di Sky.
C’è un problema però: con Tivù Sat mi ci vuole un ennesimo decoder (per ora è il Combo 9000) per poter vedere uno straccio di TV decente. Ora io mi chiedo perchè se tempo fa ci hanno voluto convincere a comprare un decoder per il digitale terrestre dicendoci tra l’altro che nel peggiore dei casi ci sarebbe bastato un semplice intervento del nostro antennista, ora io non possa riportare indietro quel rottame che mi hanno venduto e pretendere il decoder di Tivù Sat pagando al massimo la differenza se dovuta: il fine ultimo dopo tutto è lo stesso!
Ma tralasciamo la fantascienza, e cerchiamo anche di far capire a quelli della Adoc che: (stando a quanto ci si può capire dal momento che non lo sa nemmeno la Rai stessa il vero motivo per cui dobbiamo pagare il canone) il canone Rai è dovuto per il semplice possesso di un dispositivo atto a ricevere il segnale TV. E quindi se la Rai avesse o meno accettato l’offerta di Sky (approfondimento) per mantenere i canali Rai Sat sarebbe stato un problema esclusivamente suo e ben poco nostro, quindi non vedo perchè dovremmo pretendere una diminuzione del canone del 30%.
Avremmo invece tutto il diritto (a questo punto e con questa diffusione del segnale) di non voler pagare il canone, se Rai e compagnia bella non si danno una mossa a rendere visibili i propri canali TV.
Paolo, per il momento io non comprerei nulla di nuovo.
Aspetta lo switch off, vedi come si mettono le cose, e poi decidi quello che ti conviene di più.
Fermo restando che è una bella rottura.
io quello che non ho capito (o si?) è perché è stato introdotto il digitale terrestre quando si poteva sfruttare quello satellitare.
Avremmo eliminato quei grovigli di antenne e fili di ferro dalle nostre terrazze ed anche molti ripetitori terrestri.
E’ vero Silvio?
Mah, io sui balconi vedo anche ammassi di parabole.
E i ripetitori non sono solo quelli televisivi (vogliamo parlare di quelli dei cellulari magari piazzati sui campanili delle chiese 🙂 )
In pratica, quello che voglio dire, quando c’è un cambiamento c’è sempre qualcuno che si lamenta.
@ RikyUnreal:
è vero che “parabola selvaggia” ha fatto dei danni nelle città, ma è indubbio che le parabole si possono nascondere in maniera piu’ semplice di una antenna tradizionale.
Per quanto riguarda i ripetitori: almeno avremmo tolto un po’ di inquinamento elettromagnetico. Sarebbero stati felici a Monte Mario.
Circa il cambiamento: la tecnologia c’era ed era quella satellitare, il colmo dei colmi è che se ne sono accorti ora, ma solo per ragioni di interesse, la guerra a Sky.
La tecnologia satellitare non è stata sfruttata solo perché qualcuno aveva paura di perdere il monopolio televisivo.
Ciao Silvio !
Ti inviterei a non mettere il tono troppo sulla polemica politica.
Per lo meno, questa non è la sede.
Qui ci piace parlare di soltanto tecnologia in senso stretto.
va bene !
comunque il tuo articolo non mi sembra si occupi di tecnologia in senso stretto
Scusate se sarò sintetico, ma dopo la milionesima volta che è necessario ribadire le stesse cose…
1) canone di abbonamento è un’imposta dovuta per la detenzione
dell’apparecchio televisivo. Le norme fondamentali sugli abbonamenti alle
radiodiffusioni sono contenute nel R.D.L. 21 febbraio 1938, n.246, convertito
nella legge 4 giugno 1938, n.880. Il canone di abbonamento è un tributo
dovuto per la semplice detenzione di un apparecchio atto od adattabile
alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive. Non ha quindi nessuna
rilevanza quale sia in concreto l’utilizzo che ne viene fatto, ed in particolare
non importa che vengano seguite solo le trasmissioni delle emittenti private o
che, per motivi orografici o altro, non sia possibile ricevere uno o più canali
della concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico. Dalla circostanza
che l’obbligo a corrispondere il canone di abbonamento discende dalla
semplice detenzione dell’apparecchio ed è indipendente dal suo utilizzo la
Corte costituzionale e la Corte di cassazione hanno dedotto che il canone ha
natura di imposta. Punto e basta.
2) il COMBO9000 incorpora anche un sinto terrestre
3) montate un’antenna che funziona, sono a diposizione per consulenze gratuite
@ Federico Rocchi:
1) è appunto quanto ho scritto io…
3) l’antenna non serve se il segnale non arriva perchè i ripetitori sono posizionati in modo tale da non raggiungere determinate aree.
Scusa, tu hai detto che “stando a quanto ci si può capire dal momento che non lo sa nemmeno la Rai stessa il vero motivo per cui dobbiamo pagare il canone”: non è la RAI che deve sapere il motivo per cui… lo sappiamo tutti, è una legge dello Stato che non contempla ne canali ne programmi. L’Adoc, invece di fare la cosa giusta ovvero spingere un cambiamento di legge, fa i suoi interessi cioè tiene alta la polvere. Almeno chi fa informazione (ciosè noi) facciamo un po di chiarezza senza se e senza ma.
Poi mi sento di ribaltare anche la tua affermazione “l’antenna non serve se il segnale non arriva perchè i ripetitori sono posizionati in modo tale da non raggiungere determinate aree” in “i ripetitori sono ovviamente piazzati per raggiungere il massimo del territorio possibile”, altrimenti l’ad di RAI Way srebbe Leopold von Sacher-Masoch. Il ragionamento da fare è qeusto: se arriva o arrivava il segnale RAI analogico, da uno dei possibili ripetitori, arriverà anche quello digitale. Aripunto. E’ fondamentale, però, capire bene la situazione, sapere da dove arrivano e su che canale le trasmissioni e soprattutto controllare il proprio impianto: sto assistendo in questa calda estate romana al montaggio di antenne “digitali” completamente ridicole, per canali non in uso e puntate dalla parte sbagliata. Se ci fai sapere il punto di ricezione proverò a fare una ipotesi di inpianto a distanza…
Italiani, pessima gente. Su questa cosa del passaggio al digitale che sta facendo tutto il mondo evoluto noi qui la dobbiamo SEMPRE buttare in politica. Questa ennesima chicca poi del Tivu Sat e’ la ciliegina. Ma cosa vuoi cambiare il tuo decoder terrestre? Se ricevi i canali terrestri, OVVIAMENTE continuerari a riceverli anche quando verrano trasmessi via satellite da Tivu Sat. Se invece nella tua zona il segnale terrestre non c’e’, COSA HAI COMPRATO A FARE IL DECODER TERRESTRE?
@ Federico Rocchi:
si beh era in tono un po ironico :p , nel senso che ogni tanto salta sempre fuori la novità dell’ultimo minuto con una qualche sentenza o qualche cavolata dell’ultimo arrivato. E poi pur essendo un’imposta, è talmente strutturata male che molti possono anche non pagarla che nessuno se ne accorgerebbe o nessuno ti viene a disturbare se non tramite una raccomandata intimidatoria.
è chiaro che i ripetitori sono messi per raggiungere la più vasta area possibile, ciò non toglie che spesso c’è chi rimane tagliato fuori.
Qua vicino a me (in Brianza nella zona di Oggiono – Barzago, che non è piccola o poco popolata) figurati che non è mai arrivato come si deve nemmeno il segnale analogico. E’ chiaro quindi che in una situazione tale ti vien voglia di tirarglielo a dietro il canone…
“”Italiani, pessima gente. Su questa cosa del
“”passaggio al digitale che sta facendo tutto il
“”mondo evoluto noi qui la dobbiamo SEMPRE
“”buttare in politica.
nel “mondo evoluto” non hanno quel personaggio di cui sai bene, è questa la differenza importante e qui mi fermo altrimenti il moderatore si incazza davvero. 🙂
@ aqq
Evidentemente se abbiamo quel personaggio di cui sappiamo bene vuol dire che ce lo meritiamo. E non sara’ certo con bagarre come questa nata intorno a Tivu Sat che dimostriamo il contrario.