Molto più piccola, nera, e meno cara. Questi sono i 3 elementi che contraddistinguono la nuova Apple TV da quella vecchia, archiviata come un’insuccesso.
La nuova Apple TV diventa più un’unità dedita allo streaming di contenuti online dal momento che non dispone di un’unità di memorizzazione. Tutto quello che mostra sono contenuti presenti sul suo store, o su networks paralleli come YouTube, NetFlix, Flickr o MobileMe, oppure è possibile utilizzare il proprio computer o il proprio iPad per inviargli i video (o le foto) da mostrare sul TV…sempre rigorosamente in streaming.
Costa meno, solo 99 $, mentre per fruire dei films serviranno 4.99 $ per quelli in HD (720p … non oltre) oppure 0.99 $ per le puntate dei telefilms o degli show televisivi e l’unica forma prevista è quella del noleggio quindi una volta che si è pagato si avranno a disposizione 30 giorni per vedere il video e li si potranno vedere più volte nell’arco delle prime 24 ore per i films e 48 ore per i telefilms. Apple TV dispone di 1 porta HDMI, una ethernet e una ad infrarossi per dialogare con il telecomando, 1 micro USB e ovviamente è equipaggiato di WiFi.
L’unico mio dubbio riguarda lo streaming degli show televisivi: ok per quelli trasmessi magari su piattaforme come Sky a cui si accede solo su abbonamento, ma di certo non andrò mai a pagare per uno show trasmesso sulla Rai che potrei benissimo registrarmelo; e nell’eventualità che ciò avvenga dovrà essere proprio uno show con i controfiocchi… e di questi tempi in Italia non ne vedo traccia.
Italia: non è ancora chiaro se e quando la AppleTV arriverà in Italia e cosa offrirà , la commercializzazione oltre oceano è prevista tra 4 settimane mentre lo streaming è abilitato per il momento solo ai Paesi: USA, Canada, UK, Francia, Germania e Australia. Come al solito l’Italia è l’ultima ruota del carro e più il tempo passa più non si capisce se ci sia una reale intenzione di trovare accordi concreti per uscire dal buco del culo del mondo. Chi si lamenta sempre per il download illegale in quest’ultimo anno ha avuto tutte le opportunità di questo mondo per cercare di attrarre consumatori verso un nuovo tipo di intrattenimento a pagamento senza dubbio più al passo con i tempi, oltre il confine nazionale è pieno di esempi di siti web che o forniscono contenuti di qualità (vedi Hulu) o offrono un servizio di noleggio (vedi Netflix) per non parlare di altri inerenti la musica.