In un’atmosfera molto rilassata Intel ha ripercorso la storia degli ultrabook per mostrare al pubblico i modelli che nel corso del 2012 giungeranno fino a noi. Si è parlato poco di hardware o di capacità esclusivamente tecniche in quanto l’attenzione è stata volutamente spostata più sui punti chiave che rendono un ultrabook diverso da un comune notebook: portabilità e design con l’aggiunta di alcune funzionalità nuove. Certo, gli ultrabook sono noti ma soprattutto piacciono anche per il fatto che non sacrificano in maniera eccessiva le prestazioni così come accadrebbe con gli ormai scomparsi netbook, ma d’altro canto anche il prezzo non è sempre accessibile così come lo si vorrebbe.
[box] Portabilità e design[/box]
Portabilità e design quindi:  sono due fattori che sono sotto gli occhi di tutti in quanto non hanno nulla da invidiare allo spessore ridotto di un Macbook Air e sono curati nei minimi particolari. A livello software erano presenti dei prototipi con Windows 8 e display touch e devo dire che la sensazione è stata estremamente positiva: si aveva veramente la sensazione di essere di fronte a qualcosa di nuovo, ma il mio dubbio rimane: tablet o ultrabook? Windows 8 con abbinato un display touch sembra urlare per il primo, ecco forse perchè già si parla di ultrabook componibili, ovvero non ancorati alla tastiera che vedremo però nel prossimo futuro.
[box] Nuove funzionalità [/box]
Per quanto riguarda invece le nuove funzioni si parla invece di accensione rapida, ovvero arrivare al desktop in 5 / 7 secondi e qui bisognerà capire quanto conterà Windows in quanto un conto è il caricamento “out of the box” e un conto è il caricamento dopo mesi di possesso e smanettamento. Le altre funzioni invece coinvolgono in maniera massiccia la webcam integrata: si va infatti dall’uso della webcam nei videogame con una sorta di realtà aumentata che permette al guidatore di guidare una formula 1 semplicemente impugnando un foglio, alla gestione del PC con l’uso dei gesti. E’ proprio quest’ultima quella che mi è piaciuta maggiormente: in poche parole basta effettuare un gesto con la mano per venire riconosciuti e poter prendere possesso del cursore, da qui si aprono infinite possibilità che vanno dalla semplice sostituzione del mouse all’integrazione in applicazioni più o meno complesse o che meglio si predispongono… penso ad esempio ad un controllo in stile Kinect di un catalogo musica / video di Windows Media Player. Il riconoscimento della mano è ancora “grezzo”, vanno migliorati sia l’area di riconoscimento sia la fluidità con la quale il computer riconosce e mette in pratica i movimenti, ma è senza dubbio un primo, piccolo passo, verso Minority Report.
[box] Intel secondo Matteo Viviani[/box]
Ma la serata è stata vivacizzata dal contributo di Matteo Viviani, inviato delle Iene che più volte ha denunciato truffe che hanno a che fare anche con questo ambiente. A lui è spettato il compito di presentare una ricerca condotta da Intel sul mondo degli Ultrabook e sul rapporto che gli italiani hanno con i Social Network, ma soprattutto di commentarla con sarcasmo e ironia. Inutile dire che le risate erano continue specie quando sulla cartelletta che teneva in mano sono comparsi prima il logo di Apple e poi quello di AMD, oppure quando ha esposto la sua teoria sull’approccio Tik Tok di Intel, ma in generale si è trattato di un intervento piacevole culminato però con una nota triste: non ho vinto uno degli ultrabook che erano stati messi a disposizione per la serata… nuooOOOO!!!
Scherzi a parte, qui sotto trovate il video di un pezzo consistente dell’intervento di Matteo Viviani, e poco più sotto le foto della serata con quelle degli Ultrabook che vedremo quest’anno!