Ecco un’altra iniziativa di oscuramento dei siti ospitanti materiale coperto da copyright. A smuovere le acque sembra essere stata Sunshine Pictures, che un paio di mesi fa aveva iniziato un esposto alla Procura per la distribuzione del film di animazione “Un mostro a Parigi” (una premio a chi ha mai sentito parlare di questo film per favore…).
Da li ha preso il via l’indagine della polizia postale che ha portato all’oscuramento (e quindi non al blocco) di 27 domini alcuni di questi risalenti a servizi di file hosting come Bitshare, Rapidgator, Uploaded ecc.
La cosa che fa discutere però è la velocità con cui si è agito nell’attuare poi un’azione che lascia come al solito la sensazione che qui più di tutto contano le lobby (come al solito), perchè si sarebbe potuto benissimo richiedere la rimozione del contenuto dai vari siti al posto di oscurarli, azione che oltretutto porta poco a nulla dal momento che con dei semplicissimi trucchetti si può comunque aggirare la censura. Sembra quindi più un’ennesima dimostrazione di forza che non una reale volontà di difendere i diritti derivanti dal copyright.
Di fatto questa diventa così una delle più grosse operazioni di oscuramento a livello globale, seconda soltanto a quella che negli USA nel 2010 coinvolse 70 siti internet.