Esaurita l’euforia che come di consueto precede una grande fiera dell’elettronica di consumo non restano che i prodotti, e sebbene ve ne siano tanti in fiere quali IFA 2013, l’attenzione si focalizza alla fine sono su quelli più interessanti oppure al contrario su quelli che erano ritenuti interessanti prima che il prodotto venisse svelato.
E così questa IFA 2013 di Berlino la voglio ricordare per questi prodotti o termini: HDMI 2.0, TV Ultra HD 4K, HEVC, Philips Multiroom, Sony Xperia Z1, Lenovo Yoga 2 Pro, Sony Companion Camera ed infine Samsung Galaxy Gear.
HDMI 2.0
E’ stata la prima fiera in cui si è parlato approfonditamente di HDMI 2.0, il nuovo stardard dell’alta definizione via cavo che sarà in grado di raddoppiare la banda passante dell HDMI 1.4 arrivando così a 600 Mhz. Come al solito però inizia la confusione e così abbiamo da un lato Panasonic ad essere l’unica pronta con un prodotto compatibile che è il TV 4K WT600 al quale manca solo la certificazione ufficiale, dall’altro invece abbiamo alcuni produttori che offrono una soluzione simile ad un upgrade del firmware e che quindi porta l’HDMI 1.4 verso il nuovo 2.0 ma che in realtà trattasi più che altro di una toppa.
HEVC
E’ il nuovo standard presentato da Rovi insieme al Divx 10, e che permette un livello di compressione doppio rispetto al suo predecessore H.264. Il suo nome in codice sarà infatti HEVC/H.265.
TV ULTRA HD 4K
I TV Ultra HD capaci di sprigionare immagini con risoluzione 4K sembravano ancora lontani, ed invece in questa occasione abbiamo assistito ai primi TV 4K proposti ad un prezzo tutto sommato accettabile considerato il salto di qualità che comporta rispetto al normale Full HD. Philips ha presentato infatti un nuovo modello della serie 9000 con display da 65″ proposto a 4999 € mentre Sony ha rivisto verso il basso il prezzo dei suoi X9 proponendo ora il 55″ a 4000 € ed il 65″ a 5500 €.
E’ chiaro che non essendoci ancora sorgenti esterne in grado di sfruttare il 4K è ancora presto per correre all’acquisto, ma sapere che i prezzi già si stanno allineando è una buona notizia.
PHILIPS MULTIROOM
Una delle novità più interessanti presentate come funzione presente sui propri TV è il Multiroom di Philips. In sostanza si tratta della possibilità di condividere il segnale TV nelle diverse stanze sfruttando la rete di casa. Questo è possibile solo sul segnale TV tradizionale, quindi tutto ciò che passa per l’HDMI per il momento non è compatibile, ma di fatto ci permette di avere una TV principale con tessera Mediaset Premium ad esempio che manda il segnale video ad un’altra Smart TV sprovvista di tale tessera oppure anche ad uno smartphone o tablet. Ottimo davvero, nel momento in cui sarà integrato (spero) anche l’HDMI allora sarà perfetto. Le Smart TV secondarie inoltre non dovranno necessariamente essere dell’ultimo modello ma semplicemente compatibili con la stessa piattaforma Smart TV.
SONY XPERIA Z1
Sony sta cercando di dimostrare che se Samsung dovesse fare un passo falso in ambito Android, magari puntando maggiormente sul suo sistema operativo Tizen, lei sarebbe pronta a raccoglierne l’eredità. Lo fa proponendo modelli di smartphone ottimi e che pur costando come dei top di gamma offrono qualcosa in più come ad esempio la resistenza all’acqua. Xperia Z1, l’ultimo nato in arrivo a breve, è ben equipaggiato: display 4.3″ Full HD, 2 GB di RAM, fotocamera da 20 megapixel e processore Snapdragon 800 oltre ad una scocca in alluminio che sicuramente strizza l’occhiolino a chi si è sempre lamentato del fatto che Samsung è capace di fare solo scocche di plastica. Il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 699 € con 100 € di contenuti di gratuiti fra giochi, app e film e con 2 mesi di Music Unlimited inclusi.
LENOVO YOGA 2 PRO
Se da un lato sto sempre più apprezzando Asus per il design dei suoi notebook sempre più curato, anche Lenovo non è da meno e basta guardare al nuovo Yoga 2 Pro per convincersene. Si tratta di un ultrabook, quindi il suo prezzo nella configurazione base parte da 1299 €, ma ad esempio adotta una display da 13.3″ con risoluzione a 3200 x 1800 pixel e processore Intel Core i7 Haswell.
SONY COMPANION CAMERA
E’ l’idea che non ti aspetti, la novità che ti fa piacere trovare, anche se fa discutere. Le nuove companion camera rompono l’opinione pubblica e quindi c’è già chi le ama e chi non le può vedere. Dal mio punto di vista possono essere una buona alternativa a chi di reflex non ne vuole sapere ma non si accontenta dell’ottica del proprio cellulare. Le companion camera di Sony sono una sorta di obiettivo che integrano una macchina fotografica che grazia alla tecnologia NFC si accoppia al telefono e grazia al WiFi permette di sfruttare il display del cellulare per scattare le foto. Prevedono una sorta di clip da ancoraggio per agganciarsi a smartphone o tablet, ma il loro uso può essere sfruttato anche da lontano: immaginiamoci alle prese con il classico autoscatto, sarà così possibile piazzare l’obiettivo e guardare dal display del cellulare se l’inquadratura è quella giusta o va spostato.
L’unico elemento per il quale prevedo una difficile diffusione è il prezzo. I due modelli attualmente ufficializzati sono DSC-QX10, con obiettivo da 18.2 megapixel e DSC-QX100 per avere 20.2 megapixel (non entro nel merito della differenza di focale tra i due). Il primo viene intorno ai 200 € mentre il secondo 450 €, insomma… non proprio economici.
SAMSUNG GALAXY GEAR
Il Samsung Galaxy Gear ha rappresentato forse la delusione più grande di tutta la fiera. Ampiamente annunciato e impazientemente atteso, non è stato in grado di soddisfare le aspettative di chi attendeva un prodotto di maggior design principalmente, e con un display curvo che assecondasse meglio il polso secondariamente.
L’impatto è quindi stato quello di un prodotto tutto sommato buono, ma che non rivoluziona e soprattutto non fa cose che altri già fanno da mesi. Inoltre ha 4 grossi limiti:
- un prezzo di 299 € che per un accessorio sono proibitivi
- un’autonomia di sole 25 ore
- non è waterproof, il che per un orologio è impensabile
- non ha il GPS integrato, e questo lo rende inadatto all’utilizzo in qualità di sportwatch
Infine Samsung ha limitato il suo utilizzo verso una ristretta gamma di smartphone android Samsung. In parole povere: non lo comprerà nessuno, ma al di la di questo Samsung ha perso l’occasione di dimostrarsi più avanti rispetto ad Apple che magari proprio oggi (ma onestamente non ci conto) potrebbe presentare la sua controfferta.
