Da quando è iniziata la presentazione di PlayStation 4 e Xbox One non si fa altro che immaginare come potrà essere la successiva generazione di console. E’ vero che le prossime console sotto il profilo esclusivamente hardware nascono già vecchie se paragonate ad un PC attuale, ma come sempre l’ottimizzazione dei videogames riuscirà per qualche anno a colmare tale differenza.
Ragionandoci su però non vedo alcun motivo per cui la generazione successiva a quella che arriverà questo Natale dovrà protendere per il cloud al punto tale da eliminare secondo alcuni in maniera totale la presenza della console e limitando quindi il tutto al semplice collegamento di un controller ad un TV connesso a dei servizi forniti via internet.
Interviste
Anche oggi leggo di un’intervista al produttore di Tekken il quale la pensa in questo modo, ma forse non tiene conto del fatto che in Giappone si vive una realtà molto diversa da quella presente in Europa, e probabilmente ancor di più in Italia.
“Credo che in futuro ci sarà una sfida fra servizi, non fra dispositivi hardware. Si cita spesso il cloud, e se i servizi cloud continueranno ad evolversi arriverà un giorno in cui resterà soltanto il nome del servizio”, spiega Harada.
Questione di arretratezza
La penso anche io così, non c’è dubbio, ma il problema è quello di definire un arco temporale. Se si ipotizza quindi che PS4 e Xbox One saranno altrettanto longeve arriveremo al loro ricambio intorno al 2020. 6 anni sono tantissimi dal punto di vista informatico, ma a mio avviso non lo sono abbastanza se pensiamo all’arretratezza delle nostre infrastrutture ADSL. Negli ultimi anni, tralasciando quanto fatto nelle grandi città, il livello medio di una adsl è rimasto pressochè immutato: una adsl 2 mbit che è grosso modo la base di una adsl odierna la si aveva tranquillamente diversi anni fa ma credo proprio di poter dire in tutta franchezza che non basterà se dovremo affidarci al cloud per i videogames a meno che ci si debba accontentare di una qualità pessima del servizio.
Manca la trasportabilità
C’è poi il fatto che le console non diventerebbero più “trasportabili”, e quindi se si va in vacanza in una seconda casa o da un amico bisogna sperare di avere internet anche li.
E’ per tutti questi motivi che il Cloud per console lo vedo ancora come un supporto piuttosto che un sostituto.
I videogames sono un’industria, non solo per i produttori di console
Inoltre, l’industria dei videogames è qualcosa che interessa molto non solo ai semplici produttori di console. Basta pensare alla produzione dei DVD ma soprattutto agli accessori per non tralasciare il fatto che le catene della grande distribuzione sarebbero totalmente tagliate fuori (per non parlare poi di negozi come Game Stop che vivono di questo). E’ naturale che prima o poi accadrà qualcosa ma se pensiamo che Steam, una delle piattaforme online più grosse oltre che di maggior successo nata grazie ad internet e che ha fatto dell’online il suo core-business, ora si appresta ad introdurre le prime Steam Machines ovvero le sue prime console fisiche mi viene da pensare che forse così vicini al cloud non siamo.
O si deciderà di avviare un doppio progetto di console cloud affiancata da console tradizionale in modo da coprire in maniera diversa i Paesi a seconda del loro avanzamento tecnologico, o quasi sicuramente saremo impreparati ad accogliere le soluzioni intangibili che alcuni sembrano dare come cosa ormai certa.
Spero di sbagliarmi, perchè questo vorrebbe dire che dovrò rassegnarmi ad avere la mia fidata adsl base di sempre.
