L’avvocato Fulvio Sarzana ha dato la notizia di quella che risulta ad oggi la più complessa operazione di oscuramento di siti torrent mai avvenuta in Italia: 46 siti in totale, catalogabili come siti di streaming, forum o motori di ricerca per torrent.
L’ordine di blocco è stato emesso dal Giudice per le indagini preliminari di Roma e su richiesta della procura della Capitale. L’ipotesi di reato è violazione dell’articolo 171 ter, comma 2, della legge 633 1941, quindi la norma sulla “Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”.
L’accusa è aver messo a disposizione link per download o streaming di film pirata, per di più a scopo di lucro considerata la presenza di campagne pubblicitarie e di un sistema di donazioni, un sistema che generalmente è altamente remunerativo visto l’alto traffico che genera.
L’elenco dei siti posti sotto sequestro è disponibile sul sito dell’osservatorio censura. C’è da dire che come sempre non è detto che per tutti si tratti di un oscuramento definitivo nel senso che con le solite tecniche di camuffamento IP, TOR ecc. i siti potrebbero essere di nuovo accessibili.
Ed è proprio qui che nasce il punto, detto e ridetto più volte anche qui sul blog, del fatto che non vale a niente porre sotto sequestro i siti fin tanto che non si sarà in grado di educare ma soprattutto offrire un’offerta legale realmente competitiva. Bloccare una tecnologia o un metodo di diffusione non farà altro che farne crescere degli altri.