Questa settimana via lascio con la recensione di due film visti di recente che mi sono piaciuti: Kingsman e La teoria del tutto.
Allerta spoiler: trattandosi di recensioni fai attenzione in quanto nella scrittura dell’articolo potrebbe essermi scivolato il dito sulla tastiera e la presenza di un possibile spoiler è quindi elevata!
Kingsman
Onestamente è stata una sorpresa: a parte i trailer non avevo visto altro e nemmeno avevo sondato il terreno per capire se fosse più o meno criticato dato che sembrava una sorta di 007 in chiave “giovane”. Dopo averlo visto però, posso tranquillamente dire che se anche per certi versi rimanda a 007 ne vale abbondantemente la pena di essere visto. Kingsman è fresco, ironico e sarcastico al punto giusto, pieno di gadget hi-tech e soprattutto non manca di una sana violenza che nei film d’azione sempre meno spesso siamo soliti vedere.
Inoltre ha un cast che non ti aspetti, uno su tutti: Colin Firth. Diciamocelo: che film ha fatto Colin Firth? Te lo dico subito: Il discorso del Re, Il diario di Bridget Jones, Love Actually, La ragazza con l’orecchino di perla… insomma, un mortorio assoluto se comparato con Kingsman!
E invece qui Colin interpreta Galahad, uno dei principali agenti segreti in questa sorta di setta cavalleresca che si rifà ai tempi dei cavalieri templari. E cosa fa Galahad? Entra in una Chiesa, una cavolo di chiesa che si trasforma in una sorta di girone infernale dove deve cercare di venirne fuori: come? Lo fa regalandoci una scena d’azione a tratti splatter che è un misto di quanto meglio visto in Kick Ass, John Wick e Kill Bill. Praticamente solo questa scena vale il prezzo del biglietto.
Come attrici abbiamo invece Sophie Cookson, per lei è stato il primo film in assoluto e tanto è bastato per metterla sotto osservazione per l’Angolo della TechnoTopa. Non si vede niente sia chiaro, ma già si capisce che merita.
Infine, una delle scene più belle avviene nel finale, ma qui non voglio assolutamente rivelare niente per lasciarti il piacere di gustartela.
La teoria del tutto
Con questo film invece sono andato abbastanza sul sicuro: ne avevo sentito parlare e sempre piuttosto bene. Che dire: non posso che confermare.
Per chi ancora non lo sapesse è la storia di Stephen Hawking, celebre fisico, astrofisico e cosmologo condannato all’immobilità da una malattia degenerativa.
La prima parte è a mio avviso particolarmente bella in quanto rievoca atmosfere di college inglesi con delle scenografie sublimi.
La storia del personaggio invece mi è parsa anche troppo romanzata: non mi voglio permettere di giudicare la vita di due persone che non conosco ma visti i problemi che già esistevano la loro coesistenza con addirittura 3 figli penso vada ben oltre ogni immaginazione. La storia è molto incentrata sul rapporto di coppia tra Stephen e sua moglie, e vista la situazione credo che la signora Jane Hawking abbia un merito ancor maggiore di quanto non si sia visto, tanto che ad un certo punto mi è quasi venuto il dubbio se il film fosse un omaggio a Stephen o a sua moglie (ora ex moglie).
Ma a parte tutto questo, rimane la favolosa storia di un uomo dall’intelligenza altrettanto straordinaria .