La sesta stagione di Game of Thrones è giunta al termine regalando emozioni che non pongono quesiti ma danno soddisfazioni
Alla fine anche la sesta stagione di Game of Thrones, o se preferite Il Trono di Spade, è terminata nel migliore dei modi con un finale degno di una bellissima sesta stagione che ci ha dato tanto in termini narrativi e il cui finale non termina lasciandoci in sospeso ma termina dandoci semplicemente la voglia, tanta voglia, di vedere il seguito.
Allerta Spoiler: prosegui la lettura a tuo rischio e pericolo
L’ultimo episodio “The Winds of Winter”, della durata di ben 70 minuti ovvero la puntata più lunga fino a qui della serie TV, ha saputo mantenere alta l’attenzione regalandoci un inizio degno della miglior Cersei che in un’atmosfera silenziosa accompagnata unicamente da note di pianoforte grazie all’alto fuoco ha saputo fare strage di tanti personaggi che diciamolo: non vedevamo l’ora che morissero; se da una parte ci si attendevano dei morti certo non ci si aspettava una carneficina così come l’avverarsi della profezia fatta a Cersei secondo la quale avrebbe visto morire tutti i suoi figli per poi salire sul Trono più ambìto di Westeros.
Lontano dal trono di spade invece, Daenerys Targaryen è pronta per riprendersi quanto ha sempre sognato e vendicare il nome della sua casata, una casata che ieri ha assunto un’importanza epocale come mai prima d’ora confermando quanto ho sempre sostenuto in merito a Game of Thrones ovvero che spesso sono i dettagli apparentemente inutili a fare la differenza.
Fino a due puntate prima del finale nutrivo un senso di smarrimento dovuto al fatto che ormai i personaggi più carismatici erano tutte donne: fatta eccezione per Jon Snow infatti non rimanevano che Cersei, Daenerys, Sansa, Arya… e un nano; ed è proprio nel finale che l’unico vero uomo rimasto esalta gli animi e sebbene già ci aveva riempito di orgoglio nella “Battaglia dei Bastardi” qui sale al trono con il pieno appoggio dei Lord del Nord ma non solo: grazie alla visione del fratellastro Bran si scopre che Jon è figlio nientemeno che di Lyanna (sorella di Eddard Stark) e molto probabilmente anche di Rhaegar Targaryen, che al tempo rapì Lyanna scatenando gli eventi che portarono poi alla furia di Robert Baratheon e la fine della casata dei Targaryen.
Lyanna chiede infatti al fratello Eddard di proteggere Jon, proteggerlo non solo dallo scempio dell’essere un Targaryen ma anche dal fatto che se Robert ne fosse venuto a conoscenza molto probabilmente non avrebbe avuto alcun futuro.
Jon Snow quindi non solo è acclamato come Re del Nord per meriti sul campo, ma è anche un legittimo pretendente al trono di spade tanto quanto lo è Daenerys che a questo punto risulterebbe sua zia, sempre se non ci è stato nascosto qualche altro dettaglio.
Niente male quindi per un personaggio che alla fine della quinta stagione doveva essere morto.
Cosa ci aspetta nella stagione Sette di Game of Thrones?
A questo punto è legittimo chiederselo e ovviamente la risposta non è semplice.
Gli estranei che sembravano sul punto di oltrepassare la barriera sembrano distanti in questo finale e a giudicare dalla facilità con la quale si solcano i mari è facile pensare che la resa dei conti tra Daenerys e Cersei sia prossima. Certo è però che Daenerys sembra essere troppo sicura di se e quindi mi aspetto indubbiamente qualche colpo di scena.
Dobbiamo anche considerare il fatto che Jon essendo un discendente Targaryen potrebbe anch’egli avere un legame con i draghi e quindi la nata dalla tempesta potrebbe perdere l’esclusiva (certo, la mamma è sempre la mamma però), ma sarebbe anche molto interessante se si sviluppasse un legame tra Jon, draghi e dio del fuoco visto che il fuoco sembra un elemento che accomuna tutti ed il dio o gli dei sono una presenza costante ma sfuggente come la magia che permea Westeros.
Non va poi dimenticato che insieme a Daenerys c’è Tyrion Lannister, rimasto in rapporti di amicizia con il fratello Jamie il quale però si ritrova in una situazione certo non piacevole: se da un lato Jamie risulta essere un personaggio positivo ed è noto per aver ucciso un Re che avrebbe voluto bruciare tutti con l’alto fuoco esattamente come ha fatto Cersei, il suo amore per lei sembra autodistruttivo e sebbene il finale della sesta stagione con una incoronazione dai toni decisamente “dark” sembra incrinare tale rapporto penso che rimarranno fedeli l’uno all’altra ancora a lungo ma così come Jamie salvò Tyrion non è detto che il favore non venga restituito: il fulcro della famiglia Lannister del resto si è sempre dimostrato molto compatto quando si è trattato di difendere il proprio cognome, ma giunti a questo punto possono contare forse sull’appoggio del Lord delle isole di Ferro e dell’ennesimo cambio di rotta di Ditocorto il cui sogno è ormai minacciato dall’ascesa di Jon.
La settima stagione quindi a mio avviso vedrà entrare nel vivo la battaglia per l’ascesa al trono di spade, e solo sul finale potrebbero giungere gli estranei facendo così ricompattare tutti sotto il vessillo della sopravvivenza.
Del resto: l’inverno è arrivato.
E tu cosa ne pensi? Cosa vedremo nel corso della prossima stagione? Scrivilo nei commenti.