iPhone 7 è alle porte, gli inviti sono stati spediti e si attendono le novità. La cosa però certa è che Apple è al centro di un contenzioso secondo il quale dovrebbe restituire ben 13 miliardi di Euro all’Irlanda.
Con la frase “Ci vediamo il 7” ben stampata sugli inviti Cupertino ha chiarito in maniera inequivocabile che siamo alla vigilia della settima generazione di iPhone che come di consueto porterà gioie e dolori agli utenti: le novità che sembrano ormai confermate sono la doppia fotocamera e l’abolizione del jack da 3.5mm (che renderebbe di fatto inutili un numero inimmaginabile di cuffie se non utilizzando un adattatore) mentre potremmo vedere finalmente scomparire il taglio di memoria da 16 GB che ormai risulterebbe essere anacronistico. Potrebbero esserci anche importanti novità per quanto riguarda il tasto Home, che forse non sarà più fisico ma haptic e potrebbe venire introdotta una nuova variante denominata iPhone 7 Pro le cui peculiarità ancora non si conoscono.
Ma intanto Apple è invitata al rimborso di 13 miliardi di Euro
Ma mentre ci perdiamo in questi dettagli giunge la notizia secondo la quale la Commissione Europea ha deciso che le agevolazioni di cui Apple ha beneficiato instaurando in Irlanda il suo quartier generale sono configurabili come aiuti di stato e per tanto non ammessi. Va ricordato che da quanto è emerso Apple al posto di sostenere una tassazione già bassa del 12.5% avrebbe stretto accordi che le hanno permesso negli anni dal 2003 al 2014 di pagare una corporate tax sui profitti pari ad esempio all’1% nel 2003 e addirittura dello 0.005% nel 2014. Un accordo quindi lesivo della libera concorrenza.