Ecco la recensione del film Passengers, che vede nel cast due attori di rilievo come Chris Pratt e Jennifer Lawrence… e basta
Passengers, ovvero: come bruciarsi la bellissima architettura di una nave spaziale con un film che non vale lontanamente le attese che mi ero posto.
La trama è semplice: in un futuro probabilmente molto più lontano di quanto saremmo portati a pensare la nave spaziale Avalon sta compiendo un viaggio interstellare per portare 5.000 passeggeri su un nuovo pianeta così che possano abitarlo.
Allerta spoiler: da qui in poi procedi a tuo rischio e pericolo
La nave è attrezzata di tecnologia all’avanguardia, tra cui uno scudo energetico che la protegge dagli asteroidi, capsule per il criosonno, e quattro prototipi di Roomba 12550.
Se però la Avalon va incontro ad un asteroide troppo grosso ecco che lo scudo non rimane così impenetrabile e cominciano i problemi: 1 passeggero si desta dal crio-sonno e scopre di essere neanche a metà strada di un viaggio della durata di 120 anni.
Jim Preston vive così giornate interminabili a bordo di una nave super lusso e passato l’anno e qualche pensiero di suicidio lo scazzo comincia a farsi sentire al che tira fuori la lista degli imbarchi e sceglie quale sia la turbofiga che vuole risvegliare: si tratta di Aurora, ovvero Jennifer Lawrence.
I due vivono un periodo prima di amicizia e poi ovviamente d’amore, ma era solo questione di tempo prima che il barista cyborg decide di non farsi i cavoli suoi e spifferare tutto.
La cosa più scontata che poteva accadere, oltre al finale.
Ovviamente Aurora non la prende bene, e se non fosse stato per il fatto che la nave comincia a colare a picco per via dei danni causati dall’asteroide probabilmente non avrebbe più fatto vedere alcun “ortaggio” al buon Jim al quale proprio non si può volergli male.
Ovviamente per poter riuscire a proseguire nella trama, è necessario che si desti dal crio-sonno almeno un membro dell’equipaggio ovvero Laurence Fishburne il quale ad averlo saputo non ci avrebbe pensato due volte a starsene in Matrix perchè non ha nemmeno il tempo di svegliarsi che il copione già lo vuole morto.
Questo è un film per due, i soldi li hanno dati tutti a Tim Cook per la progettazione della nave.
Ma prima di crepare, Gus regala ai due passeggeri il suo braccialetto così almeno possiamo vedere qualche stanza nuova altrimenti i soldi della progettazione della nave sembravano spesi male.
Dopo aver capito da dove originano i problemi che si stanno verificando sulla nave, Jim incalza lo scudo e resiste ad un getto di calore ad alta potenza.
Ho detto resiste? No stavo scherzando, in realtà crepa come un fesso ma nell’unica infermeria presente sulla nave c’è una capsula in grado di farti resuscitare (però non riusciva a guarire Morpheus).
Così Aurora salva Jim il quale può tornare sereno e pensare alla patata.
Anzi no, scopre che la capsula che gli ha salvato la vita può anche simulare qualcosa di simile al crio-sonno, ma ormai i due sono innamorati e si dimenticano di andare a guardare in magazzino se per caso dato che ci sono 5.000 passeggeri a bordo + equipaggio non ci sia una capsula di riserva da poter mettere in funzione.
Così i due muoiono, credo, ma sono sicuro che nel film che seguirà (Arrivers, perchè sicuro che lo fanno eh già solo Passengers è rimasto nel limbo del development hell per circa 10 anni e ne capisco bene il perchè) scopriremo che nel frattempo avranno avuto dei figli che Andy Garcia, il comandante della nave Avalon assunto per le riprese spero a budget zero, non vede l’ora di conoscere visto come l’hanno ridotta.
In conclusione, un film con delle potenzialità se solo la trama fosse stata sviluppata diversamente aggiungendo che so io… magari un colpo di scena?
Invece così com’è è di un piattume senza precedenti.