Dopo un mese di utilizzo è giunto il momento di tirare le somme in merito a Fitbit Charge 2, una delle smartband più interessanti sul mercato
Ho recensito Fitbit Flex 2 giungendo ad una conclusione di essere di fronte ad un buon prodotto al quale però mancava il display per poter avere sotto mano almeno l’orologio, ora che con Charge 2 il display c’è come mi sono trovato?
Fitbit Charge 2 è l’erede di Charge HR, una smartband che certamente non necessita di presentazioni e che in questa nuova veste guadagna un display più ampio in grado di fornire report completi delle attività fisiche appena svolte.
Il bracciale in gomma è molto comodo e la chiusura fatta come un orologio classico non lascia spazio ad errori o alla possibilità che distrattamente si possa aprire. Inoltre si possono sganciare con estrema facilità permettendo di sostituirli anche solo per cambiare colore.
All’interno della confezione troviamo il dock per la ricarica, una sorta di pinza che si collega in un attimo.
Il sensore che rileva il battito cardiaco è sempre attivo ed è un’altro dei pregi di Charge 2, legge correttamente le pulsazioni ed attraverso l’app è possibile avere sempre sotto mano i dati di tutta la giornata: una comodità non da poco specie quando questi dati sono interconnessi all’attività fisica.
Anche l’autonomia non è male con i suoi 5 giorni di utilizzo continuato, la cosa interessante è che se sincronizzato con lo smartphone riceveremo un avviso via mail quando la batteria sarà scarica ed un’icona comparirà sul display quando sarà proprio al livello minimo. Per una ricarica completa bastano circa 2 ore.
Cosa fa Fitbit Charge 2
In generale Charge 2 permette di rilevare i passi compiuti nell’arco della giornata, la distanza percorsa, i piani, le calorie consumate ed il sonno. Nel far questo risulta essere un’ottimo activity tracker ma il bello è che non si limita a questo.
Sul display della smartband compare il lettore delle pulsazioni, la possibilità di selezionare una delle modalità di allenamento, il cronometro, la modalità relax, la sveglia, e la possibilità di attivare o meno le notifiche.
La sveglia riporta unicamente quella che viene impostata dall’app Fitbit, la modalità relax invece ci permette di controllare il respiro ed è un modo per prendersi qualche secondo di pausa da quello che si sta facendo ma ovviamente ad attirare l’attenzione sono le modalità di allenamento.
Il display si controlla sia con il pulsante oppure premendo sul display o sul cinturino, ed è proprio in questo modo che possiamo variare tra: corsa, pesi, tapis roulant, esercizio (ginnastica), ellittica, bici ed esercizio a intervalli.
Charge 2 durante la corsa
La modalità che personalmente ho utilizzato maggiormente è la corsa, che tra l’altro serve anche per tarare la smartband al fine di rendere più precisa la rilevazione di passi e distanza.
Per la corsa è possibile decidere di utilizzare lo smartphone oppure no: nel primo caso il report che avremo all’interno dell’app includerà una mappa realizzata grazie ai dati GPS registrati dal telefono, nel secondo caso invece verrà dato risalto ad altri dati come ad esempio la % di grassi bruciati.
Durante e a fine corsa è possibile visualizzare i dati relativi all’allenamento ed è comodo perchè non ci lega eccessivamente allo smartphone.
Charge 2 e le notifiche
Buona la vibrazione della sveglia, buono l’identificativo del chiamante ma dove non mi è piaciuto Charge 2 è nelle notifiche dei messaggi in cui vediamo tutti i limiti di un display ancora troppo piccolo per questo fine e per mostrare i quali è stato scelto un metodo non troppo ingegnoso ovvero una scritta a scorrimento orizzontale: se vi arrivano messaggi brevi li si legge volentieri ma se si tratta di qualcosa di più lungo si fa prima a prendere lo smartphone.
App Fitbit, una certezza
E’ uno dei motivi per cui Fitbit probabilmente vale di più rispetto ad altri: la sua app funziona bene, è intuitiva e permette di espandere le funzioni della smartband infatti per chi ha avesse bisogno di monitorare peso, alimentazione e idratazione l’app permette di fare anche questo.
Tutto perfetto quindi? Qualche piccolo difetto
Nonostante Fitbit Charge 2 sia un’ottima smartband rimangono due difetti:
- manca l’impermeabilità all’acqua, e questo significa che non potremo indossarla mentre facciamo la doccia o il bagno ne tanto meno usarla in piscina
- il display non è always on, rileva il movimento del polso per attivarsi quando lo avviciniamo al viso e questo significa che nell’utilizzo quotidiano a volte bisogna insistere una seconda volta ma è soprattutto durante le attività fisiche come la corsa che questo aspetto diventa ancor più importante e qui avrei preferito se Fitbit avesse fatto in modo di rendere il display attivo per quei pochi minuti al giorno che serve o quanto meno dare all’utente l’opzione per farlo
In definitiva…
Fitbit da dimostrazione di saper fare prodotti validi in grado di soddisfare diverse esigenze e Charge 2 è una smartband che non presenta troppi punti deboli rispetto all’ottimo Charge HR che lo aveva preceduto.
E’ un prodotto particolarmente adatto all’utenza casual, che userà la smartband senza troppe pretese, ma anche a quelle persone un po’ più attente al fitness per le quali il report post allenamento rappresenta comunque un momento di consultazione.