Cintura o seggiolino non basteranno più per i bambini che hanno fino a 4 anni e per i quali sarà reso obbligatorio un sistema di allarme anti-abbandono: multe fino a 326 Euro
Il Senato ha approvato con 261 Si ed un solo astenuto il disegno di legge che prevede l’obbligo di dotarsi di un sistema di allarme per i dispositivi di sicurezza destinati ai bambini fino ai 4 anni.
Tale obbligo nei veicoli scatterà dal 1° Luglio 2019 ma quali sono questi dispositivi di sicurezza e in quali casi tornano utili?
Per dispositivo di sicurezza con la nuova normativa non si intenderà solo la semplice cintura bensì un sistema che includa anche un allarme nel caso in cui il bimbo sia stato dimenticato in auto.
Tale dispositivo avrà quindi il compito di allertare il genitore della presenza del bimbo a macchina spenta e le sanzioni sono care: da 81 Euro a 326 Euro con anche sospensione della patente in caso di recidiva entro l’arco temporale di 2 anni.
La sanzione quindi andrà a punire in egual misura chi non usa il seggiolino e chi lo usa ma senza dispositivo di allarme sonoro.
Perchè si è arrivati a questo?
Il perchè si sia voluta una legge in merito è presto detto: i casi di bambini abbandonati o più semplicemente dovremmo dire dimenticati e di conseguenza deceduti in auto per via delle alte temperature dei periodi estivi ci mettono poco ad arrivare sulle prime pagine dei giornali o diventare dei tormentoni social.
E chiaro che siamo di fronte ad un atto di dimenticanza dalle conseguenze terribili non solo per il bambino rimasto vittima, ma una legge in tal senso pare voler de-responsabilizzare il ruolo del genitore ponendo l’accento sulla tecnologia tutt’altro che perfetta che dovrebbe farne le veci.
Ma era davvero necessaria una legge?
La rete (basta leggere i tanti commenti in calce agli articoli che trattano questa notizia) contesta infatti che si sia dovuta studiare una legge per cercare di impedire il verificarsi di certe condizioni e si fa forte di una statistica davvero particolare: sono infatti 10 i casi accertati di morte per abbandono.
All’anno direte voi? NO, dal 2011 ad oggi. Un numero davvero esiguo per prevedere di tutta risposta una manovra di tale importanza ma soprattutto di sicuro impatto sulle famiglie che non coinvolgono solamente i genitori ma anche i nonni.
Agevolazioni fiscali? Forse
Quel che è certo è che l’obbligo di adottare un seggiolino nuovo impatterà economicamente sulle famiglie e non tanto su chi ancora deve avere un figlio quanto su chi invece un figlio ce l’ha ed è già seduto comodamente nel suo.
Si parlava di agevolazioni di 200 Euro, ma al di la che bisognerà capire i criteri di applicazione resta il fatto che un’agevolazione fiscale deve essere prima approvata dalla legge di bilancio.
Ancora c’è chi non ha il seggiolino in macchina
Ma non si tratta del semplice accettare o meno una norma del genere, quello che la rete contesta è il fatto che culturalmente il seggiolino c’è ancora chi non lo adotta e sebbene abbia dei figli non lo usa.
Non sarebbe meglio quindi far rispettare prima tale obbligo, che causa morti e feriti in misura nettamente maggiore rispetto all’abbandono?
Ma soprattutto: se le forze dell’ordine non puniscono (o semplicemente non ci riescono perchè non possono certo fare tutto) a monte un tale comportamento che probabilità abbiamo che controllino anche che il seggiolino sia compatibile con la norma?
E per finire c’è la questione legata alla tipologia di soluzione adottata per questi seggiolini “salva-bebè”: con il tempo le soluzioni si diversificheranno ma allo stato attuale sembra che la soluzione ottimale sia quella di utilizzare sensori capaci di rilevare la presenza del bambino collegati via bluetooth allo smartphone del genitore.
E se non ci si DIMENTICA di attivare il bluetooth?
Tutti liberi di abbandonare. Ma con la multa.