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Di recente sul canale YouTube ho recensito 3 modelli di cloni delle Apple Airpods, oggi qui vediamo il primo di questi che è il TWS i12
Le TWS i12 sono state le prime cuffie bluetooth in stile Airpods che ho recensito e la prima impressione dopo averle avute in mano è stata di incredulità per come i cinesi siano riusciti ad ottenere un prodotto così simile all’originale.
Esteticamente è davvero molto simile anche se prendendo il mano le TWS i12 e le Airpods ci si accorge subito che le seconde sono fatte meglio, sono maggiormente curate in alcuni dettagli e danno anche una sensazione di robustezza maggiore in particolare sulla chiusura che in questo modello tra l’altro non è magnetica.
Ma non va però dimenticato che siamo di fronte a due prodotti con prezzi totalmente differenti perchè se quello delle Airpods lo conosciamo tutti e si aggira a seconda delle offerte intorno ai 120 Euro, le TWS i12 invece costano tra i 20 e 30 euro (e sono tra l’altro i modelli più cari di finte Airpods che ho testato).
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Come NON in-ear ci sono soltanto loro
Sebbene si possa essere portati a scegliere le TWS-i12 per il semplice fatto che copiano le Airpods e sono diventate note per tale motivo, c’è un altro fattore per cui si è portati a sceglierle: ormai esistono ben pochi modelli di auricolari full wireless con un design NON in-ear.
Comandi soft touch
Le TWS i12, così come gli altri modelli che vedremo recensiti nei prossimi giorni, integrano dei comandi soft touch sul punto di curvatura dell’auricolare.
Questi comandi sebbene rendano l’auricolare completo in termini di utilizzabilità, forse anche più delle Airpods, non forniscono un’adeguata esperienza utente: molte volte il tocco singolo della messa in pausa ha un leggero lag che ci fa pensare che non sia stato premuto, ma soprattutto il doppio tocco che va a variare il volume funziona bene 1 volta su 5.
Bene, ma come suonano?
Il suono purtroppo è il primo aspetto meno convincente perchè mi sarei aspettato qualcosa di più e invece è equiparabile a quello di una qualsiasi cuffia via cavo da 5 Euro… robaccia insomma.
Non scendo nei particolari perchè davvero non ce n’è bisogno.
Il problema del case di ricarica
Ma se i difetti si limitassero alla qualità audio uno potrebbe giustificare la cosa con il prezzo, ma nel caso delle TWS i12 si è presentato un altro difetto che ha reso il loro utilizzo snervante: il case di ricarica.
Quasi sempre infatti capita che riponendo gli auricolari nel case questi inizialmente si spengano come è giusto che sia, ma dopo pochi secondi si riattivano andando a connettersi nuovamente con lo smartphone.
Un problema non da poco e con conseguenze molto negative in termini di autonomia perchè a quel punto non si ha più la certezza che siano spente e quanto siano cariche.
Questo difetto mi ha fatto pensare che il prodotto ricevuto fosse difettato, ma cercando altre esperienze oltre la mia si trovano molte similitudini con quanto accaduto e quindi sono portato a pensare che si tratti di un difetto allargato.
Conclusioni
Insomma, se stai cercando delle finte Airpods le TWS i12 non sono il modello che ti consiglierei, ma è per questo che nei prossimi giorni vedremo anche le TWS i14 e le TWS i10… uno di questi te lo garantisco: è il modello giusto!