Recensione tastiera Logitech G213 Prodigy

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Oggi vediamo la recensione della tastiera Logitech G213 Prodigy, perfetta per chi desidera un’esperiezie simile a quella delle tastiere meccaniche ma senza il fastidio della loro rumorosità

Logitech tra le sue tante tastiere propone tra i prodotti di base la G213 Prodigy, un prodotto dal prezzo forse leggermente troppo elevato ma che si comporta bene nell’utilizzo quotidiano. A causa del poggia-polsi integrato non è estremamente compatta ma proviamo a vedere quali sono i suoi pregi e difetti nella recensione.

Design e qualità costruttiva

Il design da spenta sembra all’inizio molto simile a quello di una comune tastiera economica: la scocca è in plastica così come anche la prolunga appoggia-polsi, ma guardandola con più attenzione notiamo una gradevole rifinitura opaca e la precisione con cui sono disegnati i tasti con un font tendenzialmente gaming mentre nella parte superiore, sulla destra, sono presenti dei pulsanti di gestione dei contenuti multimediali, per l’illuminazione e per il blocco del tasto Windows onde evitare che l’errata pressione del tasto ci faccia tornare al desktop proprio sul più bello di una fase concitata.

Il cavo rivestito in gomma ha una lunghezza di circa 1,8 metri, fuoriesce direttamente dalla tastiera e termina in un connettore USB-A leggermente più ingombrante rispetto al solito.

Nella parte sottostante sono presenti 4 piedini antiscivolo molto generosi, e 2 piedini di rialzo che sono stati sapientemente posti in maniera trasversale alla tastiera in modo tale che se si va a spostare la tastiera in avanti questi non si chiudono da soli. Un dettaglio che può sembrare un piccolo dettaglio ma è un segnale che ci fa capire come Logitech metta tutta la sua esperienza anche in quelle che sono tastiere tutto sommato economiche.

Una volta collegata al PC si nota un’illuminazione molto minimal e poco appariscente.

Tasti

La Logitech G213 Prodigy integra i tasti Mech-Dome: abbastanza silenziosi alla pressione, con un’escursione complessiva di 4mm ed una forza di attuazione di 50g. Nel complesso i tasti sembrano ricalcare l’esperienza dei Cherry MX Brown: si sente un minimo di resistenza alla pressione e non sono “clicky”.

L’esperienza di digitazione è nel complesso gradevole ma la pressione dei tasti non è comunque completamente silenziosa: un po’ si sentono, ma meno rispetto ad una meccanica.

Funzioni e l’importanza di un software

All’apparenza le funzioni di base sembrano quasi inesistenti: 7 tasti di controllo dei contenuti multimediali sembrano un po’ poca cosa per una tastiera gaming, ma è qui che entra in gioco l’importanza di avere alle spalle un software di gestione ben collaudato come il Logitech G Hub.

Da qui infatti oltre a poter personalizzare l’illuminazione della tastiera giocando con i colori e i tipi di illuminazione, ci accorgiamo che in un altro menù tutti i tasti sono mappati per rispondere ad un determinato comando “Tasto Windows di sinistra + Tasto”.

Ad ogni combinazione quindi è preassegnata una funzione non personalizzabile che permette di gestire alcuni aspetti di Windows, ma è poi possibile personalizzare i fasti F1-F12 che diventano così G1-G12 con anche la possibilità di registrare delle Macro.

La cosa si fa ancor più interessante nel menù azioni dove a seconda dei software installati, è possibile assegnare degli automatismi specifici del software semplicemente trascinando la determinata azione ad uno dei tasti G. E’ indubbiamente più facile da fare che a spiegarlo.

Ultima funzionalità non menzionata è la protezione agli schizzi, essenziale per certi gamers abituati a cibo e bevande nei dintorni della tastiera.

Illuminazione

Si tratta di un’illuminazione RGB a 5 zone discreta, un po’ come le prime tastiere RGB dove l’illuminazione fuoriesce unicamente dalla semi trasparenza delle lettere, ma è una illuminazione molto precisa che non soffre di zone d’ombra: tutti i tasti vengono perfettamente irradiati dai led sottostanti, con forse un’unica eccezione ovvero il tasto “MAIUSC” di sinistra che vede stranamente le lettere M e C restare poco illuminate.

Molto ben visibili poi i 4 LED bianchi che indicano lo stato del NUM LOCK, CAPS LOCK, SCROLL LOCK, GAME MODE. Solitamente sono dei led un po’ sacrificati mentre qui invece hanno la loro importanza. Quello che invece non si legge è a quale funzione è abbinato il LED perchè è stampato in nero su nero.

Attenzione al Layout dei tasti (in particolare su Amazon)

Nel comprare questa tastiera fate attenzione al layout dei tasti di quella che state per comprare: su Amazon infatti quella con il layout italiano costa 39,99 Euro mentre quella con il layout internazionale (QWERTY US) costa ben 49,99 Euro quindi di più rispetto a quella adatta a noi.

Perchè lo dico? Perchè ho notato che quella con il layout ITA è spesso non disponibile e forse anche a causa del numero elevato di recensioni positive della versione US si può finire con l’inganno per comprare la seconda ed accorgersi solo dopo che i tasti di punteggiatura non sono dove dovrebbero essere.

Pro

  • Buona esperienza in digitazione
  • Caratteri ben definiti e visibili
  • Illuminazione RGB non esagerata ma elegante
  • G HUB elemento che fa la differenza

Contro

  • Design non troppo ricercato
  • Tasto MAIUSC che pecca nell’illuminazione (è l’unico)
  • Poggia polsi non rimovibile, fattore che ne aumenta l’ingombro

Considerazioni finali

Non è facile dare un giudizio finale a questa Logitech G213 Prodigy: da una parte si comporta bene e mi piace il feeling in battitura, dall’altro non sembra avere quell’elemento distintivo che caratterizza le tastiere gaming. Anche la stessa illuminazione è gradevole ma per i canoni attuali quasi troppo contenuta.

Insomma: promossa, ma si poteva fare qualcosa di più specialmente ad un prezzo che comunque del tutto economico non è.

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