Recensione Soundpeats Mini

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Soundpeats ha un catalogo decisamente vasto di auricolari bluetooth e tra questi il Mini rappresenta uno dei prodotti entry level: vediamo come si comporta

Soundpeats Mini a prima vista potrebbero sembrare una versione rivisitata del modello Free2 al quale è stato migliorato il chip, ora bluetooth 5.2, e al quale è stata aggiunta la soppressione del rumore in conversazione.

Arrivano in una gradevole confezione in cartoncino personalizzato (importante nel caso dobbiate fare un regalo) all’interno della quale troviamo tutto l’occorrente: auricolari, tappini di ricambio con diverse dimensioni, cavo di ricarica con attacco usb-c e manuale di istruzioni anche in italiano.

Design e prime impressioni

Le prime impressioni sono contrastanti: da un lato ci si trova di fronte ad un prodotto dalle dimensioni estremamente compatte il che è sempre un bene quando dobbiamo portarli con noi nelle tasche dei jeans, dall’altro si percepisce al tatto un ricorso alla plastica tipica degli auricolari di primo prezzo.

Il case ha un coperchio con attacco magnetico, un led che indica lo stato di ricarica, e anche gli auricolari sono collegati magneticamente e non si corre il rischio che questi escano inavvertitamente.

Specifiche tecniche Soundpeats Mini

  • Versione Bluetooth: Bluetooth® 5.2
  • Codec supportati: SBC, AAC
  • Tipo di porta di ricarica: Type-C
  • Raggio di funzionamento: 10 metri
  • Batteria: 80mAh(40 mAh*2) + 400mAh
  • Tempo di ricarica auricolari: 1 ora
  • Tempo di riproduzione con singola carica: 5 ore
  • Autonomia totale: 20 ore
  • IPX5
  • Tempo di ricarica del case: 2 ore

Pairing

Pairing non fulmineo, servono circa 3 o 4 secondi. Solo una volta ho riscontrato un problema nel senso che pur avendo rimesso gli auricolari nel case questi non si sono disassociati. E’ bastato toglierli e rimetterli nel case per risolvere.

Qualità audio SoundPEATS Mini

La qualità in ascolto della musica la definirei “standard”, un po’ tipica degli auricolari di questa fascia di prezzo che tende ad enfatizzare i bassi lasciando un po’ in disparte tutto il resto. In generale però, in virtù del rapporto qualità / prezzo, l’audio è soddisfacente.

Qualità audio in conversazione

Anche in conversazione un audio senza troppi vezzi: in cuffia la voce arriva bene seppur non in maniera cristallina ma l’interlocutore in un paio di occasioni dichiarava di non sentirmi adeguatamente.

Comfort

Molto buona l’indossabilità: essendo cosi piccoli non vanno a sforzare (almeno nel mio caso) l’orecchio e quindi li ho sempre indossati molto piacevolmente. Inoltre sono risultati anche molto stabili al punto che li ho utilizzati in una sessione di corsa da 4 km dove grazie alla certificazione IPX5 dovrebbero resistere bene al sudore ed un minimo di pioggia.

Comandi touch

Non benissimo i comandi touch, ed invito a prendere visione del manuale di istruzioni dove trovate elencate tutte le possibilità di interazione tra cui il tocco prolungato da 1,5 secondi che permette il cambio traccia.

Non mancano poi il play/pausa (doppio tocco), variazione volume (tocco singolo) e attivazione assistente (triplo tocco).

La sensibilità a volte mi è sembrata imperfetta, e capita a volte che volendo correggere il volume si finisce per mettere in pausa l’ascolto.

Funzione mono

Molto buona invece l’integrazione di una vera funzione mono, e quindi se si estrae dal case solo l’auricolare sinistro o destro è possibile utilizzarlo tranquillamente mentre l’altro rimane in carica.

Questo permette anche di prolungare la sessione di ascolto perchè chiaramente quando un auricolare è scarico è sempre possibile cambiare ed utilizzare l’altro.

Autonomia SoundPEATS Mini

L’autonomia dichiarata con singola carica è pari a 5 ore. Personalmente mi è capitato un paio di volte di rimanere a secco per cui è un dato da rivedere al ribasso e più verosimilmente tra 3 e 4 ore.

Pro
  • Dimensioni davvero super compatte
  • Comfort
Contro
  • Materiali un po’ plasticosi
  • Comandi touch a volte poco precisi

Conclusioni finali

Un buon auricolare “da battaglia”, che può tornare sempre utile quando non è tanto la qualità a dover primeggiare quanto la comodità e la consapevolezza che se anche dovesse succedere qualcosa è pur sempre un auricolare da 30 Euro.

Se poi avete già uno smartwatch per gestire volume, cambio traccia ecc. ancora meglio.

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