L’avvio sicuro (o Secure Boot in inglese) è un’opzione configurabile da BIOS necessaria per aggiornare a Windows 11
Di recente ho aggiornato alcuni pezzi del mio computer fisso mettendo mano a scheda madre, processore, RAM… quelle cosi li un po’ nerd che mi divertono e fanno rilassare.
Una volta montato tutto l’occorrente inserisco il disco SSD M.2 che avevo preventivamente clonato dal vecchio SSD nella speranza che si avviasse senza troppi problemi e poi avrei fatto l’aggiornamento da Windows 10 a Windows 11.
Il problema riscontrato
Li per li il boot non avviene: tutte le volte che avvio il computer entra forzatamente nel BIOS perchè sembra non rilevare la presenza del disco.
Decido di dare un’occhiata approfondita al BIOS e noto che nei menù dove solitamente si sceglie l’ordine dei dischi non era possibile scegliere l’ordine dell’unità di Boot, nemmeno se inserivo più dischi… molto strano.
A furia di smanettare noto che l’unica cosa che mi dava qualche segnale di speranza erano le opzioni presenti nel menù di Boot riferite al CSM e al Secure Boot.
Abilitando il CSM ed impostando Legacy al posto di UEFI finalmente il disco SSD M.2 al successivo riavvio veniva considerato e quindi Windows 10 poteva partire, ma non era finita qui la faccenda.
Non si aggiorna a Windows 11 se manca il Secure Boot
Come ho detto infatti l’intenzione era quella di aggiornare a Windows 11 e quindi mi metto subito a fare aggiornamenti e verifiche di compatibilità ed ecco che Windows mi avvisa dell’impossibilità di aggiornare a Windows 11 in quanto con le modifiche al BIOS fatte poco prima il Secure Boot, requisito essenziale per Windows, NON era abilitato.
Online ho trovato uno schema riassuntivo di quelle che possono essere le modifiche al BIOS che rendono valido l’Avvio Sicuro / Secure Boot, ve lo ripropongo qui di seguito:
In parole povere io mi trovavo in una delle prime 3 righe che portava il secure boot ad avere lo stato di OFF, ed avrei dovuto fare in modo di cambiare le impostazioni per trovarmi in una di quelle che danno come Secure Boot ON.
Se sei stato attento quindi avrai notato che Windows richiede il CSM disabilitato e l’UEFI obbligatorio, esattamente l’opposto di quello che avevo attualmente nel BIOS.
Per poter giungere a quel risultato però manca ancora un passaggio fondamentale.
La soluzione: da MBR a GPT
Questa soluzione l’ho scoperta solo dopo aver contattato l’assistenza Asus (la mia scheda madre era una Asus), la quale dopo aver descritto la problematica mi ha subito indirizzato verso la soluzione.
In pratica per poter impostare il BIOS nel modo corretto, avrei dovuto avviare Windows e successivamente variare da MBR a GPT la modalità del firmware del disco SSD M.2 su cui era presente Windows stesso.
Per fare questa operazione è possibile utilizzare un software di gestione dei dischi come ad esempio EaseUS Partition Master (che personalmente uso da anni senza problemi) oppure ho trovato questa pagina di Microsoft che parla proprio di questa problematica e suggerisce l’utilizzo del software gratuito MBR2GPT per la variazione.
Se decidi di usare EaseUS c’è una pagina del produttore interamente dedicata all’argomento e che puoi trovare qui.
Una volta fatta la variazione riavvio, entro nel BIOS, modifico le opzioni di Boot disabilitando il CSM ed impostando il Secure Boot ed ecco che al riavvio successivo ho risolto tutti i miei problemi potendo così aggiornare a Windows 11.
Onestamente, senza la telefonata all’assistenza di Asus, non sarei riuscito a capire come risolvere il problema perchè online non ho mai trovato nulla che mi spingesse in questa direzione, ed è anche il motivo per cui sto scrivendo questo articolo nella speranza che possa servire a te.
Ti ricordo che per effettuare la variazione da MBR a GPT non puoi utilizzare il gestore dischi integrato in Windows perchè gli manca proprio l’opzione per effettuare tale variazione.