Ad inizio anno Samsung ha svelato il suo Ring, e ora pare che anche Honor seguirà la moda.. ma ci serve davvero l’ennesimo dispositivo indossabile?
Durante il Samsung Unpacked di inizio 2024 Samsung ha svelato l’arrivo del Samsung Ring, mostrandolo poi in maniera ancora non definitiva durante il Mobile World Congress.
Sull’onda del “rumore” dato dalla notizia, anche Honor ha confermato di essere al lavoro per portare sul mercato la sua soluzione e c’è da scommettere che come dice il detto non c’è 2 senza 3 e quindi qualcun altro seguirà la tendenza.
La verità però è che l’anello smart è già roba vecchia in quanto il primo a crederci è stato Oura che con il suo Oura Ring è prossimo alla quarta generazione di un anello decisamente costoso (mediamente intorno ai 329 Euro a salire in base alla finitura + abbonamento mensile) e che sostanzialmente fa in parte le stesse cose che fa uno smartwatch ovvero monitorare i soliti parametri di base (frequenza cardiaca, SpO2, temperatura, fasi del sonno, stress, ecc. ecc.).
Inoltre tutti questi dati, a meno che voi siate al vostro primo dispositivo indossabile, probabilmente vi hanno già stufato nel senso che avrete già smesso da tempo di monitorarli con una certa costanza lasciando al dispositivo la speranza che vi mandi un avviso qualora un giorno rilevi qualcosa di “anomalo”.
L’unico campo in cui in questi anni ho rilevato un’effettiva efficacia dei wareable è quello del monitoraggio e pianificazione dell’attiva sportiva durante le quali svolgono un compito importante prima, durante e dopo tutte le attività e qui lo dico e lo confermo: attualmente Garmin ha una marcia in più.
Ma in tutto questo, gli smart ring non c’azzeccano ancora nulla, ed è un peccato in quanto hanno un’autonomia decente (circa 1 settimana) e almeno in alcuni ambiti sono comodi da indossare.
Quindi più che chiederci se il 2024 sarà l’anno degli smart ring dovremmo chiederci se ci serve davvero l’ennesimo gingillo tech? A mio avviso non è essenziale, tanto più se già abbiamo uno smartwatch che fa ben più di quello che può fare un Ring.
Samsung nel cercare di proporre il Samsung Ring ha messo le mani avanti facendoci pensare che il suo smart ring si connetterà con il “materasso smart” per permetterci di dormire ancora meglio.. così da renderci ancora più succubi della tecnologia.
Ma la mia personale sensazione è che Samsung voglia andare ad aggredire uno dei 2 mercati ancora “da esplorare” nel campo degli indossabili (l’altro è quello degli occhiali), per riuscire ad ottenere ciò che non le è riuscito con gli smartwatch dove nonostante la tenacia e la costanza con cui ci propone ogni anno un nuovo modello non si può certo dire che nel mondo Android gli smartwatch abbiano fatto vedere numeri esorbitanti o abbiano mai raggiunto lo stesso livello di interessamento della controparte Apple.
L’anello smart sarà uno dei trend per il 2024? Se non tarderà ad arrivare probabilmente si, ma solo se sarà in grado di proporsi ad un prezzo decente (diciamo sotto i 200 Euro?). Sarà utile? Probabilmente no.