Alla conferenza dedicata agli sviluppatori Apple ha presentato tutte le novità di iOS 18 che inizierà la distribuzione a partire da settembre.
Uno dei focus maggiori ha riguardato l’intelligenza artificiale di cui si mormorava da tempo e infatti si è avuta la conferma che Apple Intelligence arriverà con un ecosistema di funzioni evolute che andrà a toccare tutti i dispositivi compatibili.
Quali dispositivi supportano Apple Intelligence
Si perché non tutti i dispositivi saranno compatibili con Apple Intelligence.
- Per quanto riguarda l’ambiente Mac basterà avere un chip Apple Silicon M1 o superiore e aggiornare a macOS Sequoia quando sarà disponibile
- Per iPad stessa storia: servirà un iPad con chip M1 o superiore ed aggiornare ad iPadOS 18
- Per iPhone invece la questione è un po’ più delicata perché il limite è stato imposto a quelli con chip A17 Pro o superiore e quindi si parla di iPhone 15 Pro e successivi modelli, andando cosi a tagliar fuori una buona fetta dell’utenza.
Cosa permette di fare Apple Intelligence
Grazie ad Apple Intelligence l’utente potrà chiedere al sistema di riformulare un testo, riassumere messaggi e e-mail, generare immagini ed emoji.
Inoltre Siri si integrerà dietro consenso dell’utente con ChatGPT: la versione base potrà essere usata senza problemi e senza necessità di creare un account, mentre chi possiede un abbonamento a ChatGPT Plus avrà la possibilità di connettere il proprio account.
Le richieste di Apple Intelligence vengono elaborate in locale, per poi passare se necessario un aiuto alla capacità di elaborazione al Private Cloud Compute ovvero server composti da processori Apple Silicon i quali avranno il solo compito di elaborazione, senza quindi capacità di immagazzinare dati sensibili o dare ad Apple la possibilità di visionarli.
Sarà interessante vedere lo sviluppo che otterranno le app native come ad esempio Ricordi di Foto che potrà creare un video in pochissimo tempo partendo da una richiesta testuale.
Il video del WWDC 2024
Apple rimane oggi l’unica azienda i cui eventi sono super attesi, ed il motivo lo vediamo chiaramente dalla intro del WWDC di quest’anno. Più che un evento: è uno show.