Google ha presentato i nuovi Pixel 9 cercando di giocare d’anticipo rispetto alla presentazione di Apple prevista per settembre che vedrà l’IA al centro dell’attenzione
Vado subito al sodo: Pixel 9, Pixel 9 Pro nelle versioni piccola e XL, ed un Pixel 9 Pro Fold che però non verrà commercializzato in Italia perché a quanto pare per Google l’Italia deve stare ancora una volta alla porta a guardare cosa succede in Francia e Germania.
I Pixel però cominciano a prendersi finalmente i loro spazi: se pensiamo che al loro inizio venivano venduti solo sul sito ufficiale, per la distribuzione di quest’anno oltre ad Amazon, Unieuro e lo store di Google si aggiunge anche Mediaworld.
Lato design, se escludiamo il gruppo ottiche che si sviluppa in orizzontale e che è una rivisitazione di Pixel 8, questi nuovi Pixel 9 sembrano essere stati prodotti con gli stessi stampi di iPhone.
Ma nei nuovi Pixel 9 una delle componenti chiave sarà ovviamente l’IA di Gemini che potrà accedere a tutto quello che c’è sullo schermo permettendoti di recuperare informazioni dalle app Google.
Pensiero personale: sono mesi ormai che si parla di integrazione dell’IA in computer e smartphone e sebbene si vedano alcune cose interessanti fin tanto che non arriverà qualcosa di davvero rivoluzionario rimango dell’idea che tutte queste funzioni restano “per pochi” ovvero per i pochi capaci di abituarsi ad un modo leggermente diverso di interagire con lo smartphone o sempre quei pochi a chi tali funzioni fanno davvero comodo.
Pixel 9 Pro: un hardware sacrificato
Pixel 9 (in tutte le sue varianti) monta come nuovo processore il Tensor G4 prodotto da Samsung che altro non è che un Tensor G3 rivisitato e con una configurazione leggermente differente degli 8 core di cui dispone: 4 ad alta efficienza, 3 ad alte prestazioni e 1 Prime riducendo cosi di 1 il numero di core rispetto al Tensor G3.
Tale riduzione è stata giustificata dal ricorso a core leggermente più recenti ed una frequenza di clock maggiore riuscendo così ad ottenere dei punteggi prestazionali migliori ma in una percentuale di crescita quasi trascurabile.
Ma quando si parla di IA, uno degli aspetti che non deve essere sacrificato è il quantitativo di RAM: per Gemini Nano serve avere a disposizione 4 GB di memoria e sul nuovo Pixel 9 Pro abbiamo a disposizione ben 16 GB di RAM, più che sufficienti quindi.
Display di Pixel 9 Pro
Pixel 9 Pro monta un display 6.3″ LTPO OLED da 1280×2856 pixel con 495 ppi.
Pixel 9 Pro XL vede invece un display 6.8″ con risoluzione 1344×2992 pixel.
Entrambi possono scendere a 1 Hz di refresh fino ad un massimo di 120 Hz quando l’app richiede maggior fluidità.
La luminosità dichiarata è di 3000 nits in modalità “alta luminosità”, dato comunque che va preso “con le pinze” per come è stato misurato.
Batteria di Pixel 9 Pro
La batteria del Pixel 9 Pro è di 4700 mAh mentre quella del Pixel 9 Pro XL è di 5060 mAh. Questo con ricarica veloce a 45 Watt con Power Delivery ma va ricordato a chi lo acquista che il caricatore non è incluso in confezione.
C’è poi anche la ricarica wireless compatibile con standard Qi, compatibile con la carica inversa.
Comparto foto con 3 sensori di qualità
Se c’è però un comparto su cui i Pixel sono sempre stati ben tenuti in considerazione, è quello fotografico.
Pixel 9 Pro adotta un sistema a tripla fotocamera:
- sensore da 50 megapixel con obiettivo stabilizzato con apertura f/1.68
- sensore ultrawide da 48 megapixel con apertura f/1.7
- sensore tele da 48 megapixel con ottica 5x stabilizzata e apertura f/2.8
Il sensore ultrawide è provvisto di auto focus e questo permette all’utente di usarlo per le macro.
Tutti i sensori, oltre a scattare in modalità 12 megapixel, possono scattare anche a piena risoluzione, e questa è una delle principali differenze con il Pixel 9 che invece non dispone di questa possibilità.
La fotocamera frontale invece è equipaggiata di sensore da 42 megapixel con autofocus ed un buon angolo di ripresa.
Lato software invece quest’anno arriva la funzione “Aggiungimi” che permette di aggiungere la persona che sta effettuando la foto ad una foto di gruppo in un secondo momento unendo due scatti con l’IA.
Per quanto riguarda i video invece si arriva agli 8K a 30 fps con un miglioramento d’immagine regolato dall’IA, funzione che arriverà nel corso dell’anno.
Prezzi Pixel 9 Pro e Pro XL
Pixel 9 Pro e Pixel 9 Pro XL arriveranno nei colori nero ossidiana, grigio creta, grigio verde, rosa quarzo ad un prezzo che partirà da 1.199 euro.
Pixel 9: tante le differenze, prezzo da limare
Rispetto al fratello Pro, il Pixel 9 ha un display da 6.3″ che però non è lo stesso: ha una risoluzione inferiore di 1080×2424 con refresh variabile 60-120 Hz ed ha una luminosità più bassa con 2700 nits di picco.
Viene ridotta anche la Ram a bordo, ora 12 GB, mentre la batteria resta da 4700 mAh ma quello che più si nota visivamente è la differenza delle fotocamere posteriori che qui sono 2: le stesse wide e ultra wide del Pro, sparisce il tele. Come detto pocanzi va ricordato anche che ci sono forzature lato software nell’uso delle fotocamere.
Altra grossa differenza anche sulla fotocamera frontale che torna ad essere una più normale 10.5 megapixel e mancano le funzione video boost e night video.
Infine, grande assente sul Pixel 9 è il modulo Ultra Wide Bandwidth, che come abbiamo visto in occasione del Pixel Watch 3 e con l’arrivo dei tag, a livello tecnico è probabilmente il sacrificio maggiore che un utente base potrebbe notare.
Tutto questo ad un prezzo di partenza, 899 euro, che sembrano troppi.
Disponibilità a scaglioni
Il lancio previsto per il 22 agosto avrà come protagonisti Pixel 9 e Pixel 9 Pro XL che saranno acquistabili fin da subito.
Una scelta chiaramente commerciale questa perché pone un divario monetario maggiore tra i 2 dispositivi rendendo Pixel 9 meno svalutabile e non confrontabile da subito con Pixel 9 Pro che come abbiamo visto porta con se molte differenze ad un prezzo minore.
Ricordiamo infatti i 3 prezzi di partenza:
- 899 euro – Pixel 9
- 1099 euro – Pixel 9 Pro
- 1199 euro – Pixel 9 XL
Pixel 9 Pro arriverà invece a settembre.