OpenAI ha rilasciato il primo dei modelli denominati “o1” che spinge l’intelligenza artificiale ulteriormente avanti
Fino ad ora i modelli di intelligenza artificiale elaborati da OpenAI erano privi dell’abilità di ragionare ovvero elaborare i dati e successivamente ad un momento di comprensione logica esprimere la propria opinione.
o1 è un modello nuovo, diverso, perché è stato addestrato per dedicare più tempo alla riflessione in merito al problema che deve risolvere.
Attualmente è sviluppato in due varianti:
- o1-preview utile per compiti complessi ma alla quale è inibito l’accesso al web. E’ un diretto concorrente di GPT-4o utile per risolvere problemi ma con qualche limitazione (per il momento)
- o1-mini, specializzato in materie STEM
In tal modo la serie o1 diventa potenzialmente migliore di GPT-4o, rilasciato soltanto a maggio ma che già sembra obsoleto.
OpenAI è talmente certa di questa evoluzione al punto da cambiarne il nome: se fino a prima avevamo GPT-3 e GPT-4o dove il numero indicava una sorta di progressione e la lettera o invece testimoniava l’operato omnidirezionale del modello capace di elaborare testi, immagini, audio e video, con o1 si ricomincia da capo resettando il contatore.
o1 quindi non diventa tanto migliore di GPT-4o quanto più precisa e questa sottile differenza potrebbe decretarne l’ulteriore successo visto che talvolta anche Chat-GPT tende a prendere qualche “svarione” dando all’utente risultati alquanto discutibili.
OpenAI ha detto che dopo aver sottoposto i suoi modelli all’esame di qualificazione per le Olimpiadi Internazionali di Matematica, GPT-4o ha risolto correttamente solo il 13% dei problemi mentre o1 è andata ben oltre arrivando all’83% di risposte esatte.
OpenAI ha inoltre pubblicato alcuni video che mostrano le potenzialità di o1, e in uno di questi sottopone il nuovo modello ad una domanda in cui di prassi ChatGPT-4 fallisce:
OpenAI o1 ha un solo nemico: la lentezza
Per i compiti complessi infatti la risposta può richiedere anche più di 100 secondi ma va detto che il tempo di elaborazione tendenzialmente scenderà con il progredire delle macchine su cui gira e se davvero di compiti complessi si tratta è certamente meglio avere una IA che ci impiega di più ma risponde in maniera esatta invece di una IA che ti fornisce all’istante una risposta errata.
Come dicevo poi c’è ancora OpenAI o1-mini che è stato progettato per problematiche legate alle materie STEM (science, technology, engineering and mathematics) le quali sono tra l’altro uno dei requisiti maggiormente richiesti dalle aziende specializzate alla ricerca di personale. Data la sua specializzazione però ad o1 risulta complessa la risoluzione di problemi che esulano da tali tematiche, pertanto quando ci si approccia ad o1 occorre capire bene già da prima se ci serve o1-preview oppure o1-mini.
Entrambi comunque sono accessibili agli utenti Chat-GPT Plus e Team e le loro conoscenze sono aggiornate ad ottobre 2023.