Corte UE multa la Commissione Europea per aver violato le proprie leggi

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C’era da aspettarselo che prima o poi sarebbe successo e che a furia di legiferare si finisce vittima delle proprie leggi

E’ successo alla Commissione Europea dopo che il tribunale della Corte UE ha ordinato alla massima autorità esecutiva dell’Unione Europea di pagare 400 euro di danni ad un cittadino tedesco.

Motivo? Aver violato le leggi emanate dalla stessa Commissione Europea in materia di protezione dei dati.

Nello specifico la Commissione Europea ha violato i diritti del cittadino trasferendo alcuni dei suoi dati personali negli Stati Uniti, senza adeguate garanzie.

Cosa è successo

Il cittadino tedesco si è registrato per una conferenza gestita dalla Commissione Europea utilizzando la modalità “Accedi con Facebook” presente sul sito web della conferenza.

Ma il cittadino ha affermato (probabilmente ben conscio della cosa) che le informazioni sul suo indirizzo IP, browser e dispositivo sono state trasferite negli Stati Uniti ad Amazon (che ospita il sito web della conferenza) e Meta che ovviamente possiede Facebook.

Questo, secondo il cittadino, ha violato i suoi diritti ai sensi delle norme sulla privacy.

La Commissione Europea ha commesso una violazione sufficientemente grave delle norme inerenti il GDPR, lo stesso che ogni giorno deturpa la nostra navigazione online e ci costringe a cliccare “accetta” ad un pulsante di cui più nessuno ne conosce l’importanza.

Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Secondo me 400 Euro, essendo l’organo che più di tutti dovrebbe vigilare su questi aspetti, son pure pochi.

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