Mentre OpenAI lancia accuse, in Italia l’app di DeepSeek è sparita
L’app di DeepSeek, l’intelligenza artificiale cinese, non è più disponibile nei rispettivi app store di Google e Apple e attualmente non è chiaro il motivo che ha scatenato questa decisione.
Quello che sappiamo è che martedi il Garante della Privacy aveva chiesto informazioni a DeepSeek per chiarire in quale modo la società fornitrice del modello IA, usi i dati degli utenti italiani.
Nel 2013 sempre il Garante fu molto più determinato nei confronti di ChatGPT rendendo il servizio irraggiungibile agli utenti italiani fin tanto che non ebbe ricevuto le dovute garanzie.
Ma nel caso di DeepSeek si è trattata di una semplice richiesta preliminare quindi non c’è stata azione preventiva da parte del Garante.
Quello che potrebbe aver scatenato il Garante è un’azione di correzione da parte di DeepSeek che potrebbe aver deciso di ritirare momentaneamente l’app per effettuare qualche correzione.
L’app però è ancora funzionante, e anche il sito
Chi aveva già scaricato l’app tuttavia può continuare ad usarla quindi è altamente probabile che si tratti di una questione momentanea. Stessa cosa dicasi per il sito web.
Quello che però affiora ancora una volta quando ci si approccia ad aziende cinesi è l’apparente mancanza di un dialogo vero e proprio che, come in questa situazione, porti trasparenza all’utente e l’azienda a fare un comunicato ufficiale.