Fin dai primi tempi in cui si pubblicizzava il 3D come la rivoluzione che avrebbe cambiato il modo di vedere i films io sono rimasto sempre scettico sul reale beneficio che puĂ² apportare nei nostri salotti. Non che non mi piaccia l’idea del 3D, anzi, penso che è comunque un’esperienza da provare perchè se la pellicola è fatta come si deve rappresenta un valore aggiunto; perĂ² il 3D è stato piĂ¹ un bisogno indotto dai produttori ai consumatori piuttosto di un qualcosa che realmente attendevamo. La dimostrazione di questo fatto è sotto gli occhi di tutti: sebbene sia da mesi che si parla di 3D chi ha comprato un TV compatibile ha poi scoperto la scarsitĂ di blu-ray compatibili in commercio, così ha capito con la seconda generazione di TV 3D di aver fatto un acquisto azzardato dal momento che i modelli nuovi sono anche in grado di effettuare una conversione al 3D anche per quei contenuti che 3D non sono: i risultati di questa conversione sono discutibili, ma almeno si puĂ² avere qualche occasione in piĂ¹ per sfruttare gli occhialini polarizzati.
In ultima istanza poi ci sono le vendite dei TV, che a quanto pare stando alle ultime stime sembrano in calo ed il supporto da parte di produttori e registi che sembrava esserci qualche mese fa ora sembra stia scemando. L’unico mercato che a mio avviso poteva fare la differenza nel 3D, quello del gaming, è poi stato quasi totalmente ignorato perchè presi dallo sviluppo dei vari Kinect e Move.
Sotto sotto perĂ², tra le parole 3D e LED, si è costantemente andati ad affinare la multimedialitĂ delle TV, realizzando di volta in volta software piĂ¹ godibili e soprattutto meno macchinosi. Se in principio il focus era principalmente la capacitĂ di riprodurre foto, musica e filmati, si è poi passati alla navigazione su internet e al fornire l’accesso ai contenuti online. Quest’ultimo è a mio avviso il vero oggetto del contendere dove non saranno solo i produttori di TV a poter sviluppare le loro offerte ma ci saranno anche i siti online a dover sviluppare dei servizi validi che funzionino ma soprattutto che forniscano materiale di reale interesse, anche a pagamento.
L’Italia su questo argomento deve ancora correre molto, chiusa in una ottusitĂ che la vede scarsamente attenta e di consequenza poco presente nella fornitura di servizi validi che realmente costituiscano un valore aggiunto.
E tu come la vedi? meglio 3D o connected TV? Vota!
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Per usare un eufemismo, del 3D non me ne frega una cippa, anzi… se posso lo evito.
Ma non mi dilungo oltre, sennĂ² finisco OT