Grosso modo due giorni fa è successo qualcosa che credo proprio non abbia precedenti. La Cina internamente attua una restrizione intensa per quanto riguarda il traffico internet in uscita dal Paese tanto da aver istituito quello che è ormai noto come Great Firewall: tutto il traffico che punta dove il Governo cinese non vuole viene dirottato altrove, semplice.
Ebbene quello che è successo è che per un errore 3 quarti dei server che dirottano il traffico e sono monitorati da questo firewall, al posto di bloccare i server di una misteriosa società americana denominata Sophidea che a quanto pare offre proprio servizi atti a cercare di bypassare questi blocchi cinesi, ha dirottato tutto il traffico cinese proprio su quei server e quindi tutti gli utenti cinese collegati in quei minuti/ore sono passati per un edificio che si pensava fosse quello in foto, sito in Cheyenne nello Stato del Wyoming.
Probabilmente si è trattato di un errore di configurazione dei DNS o cose simili, ma prima che ci si è accorti dell’errore ci sono voluti dai 45 minuti alle 8 ore per fare in modo che tutto il traffico tornasse alla normalità.
L’evento ha però anche messo in luce appunto questa società americana la quale nel 2011 era stata oggetto di un approfondimento da parte dell’agenzia Reuters la quale aveva evidenziato come nello stesso piccolo edificio erano registrate più di 2.000 società. Tutto questo grazie ad un’altra società denominta Wyoming Corporate Services la quale è appunto specializzata nel fornire una sede di facciata a società più o meno fantasma (se così si possono chiamare) o più o meno legali. A seguito della notizia il New York Times deve aver fatto qualche telefonata ed ha in seguito scoperto che la Sophidea dal 2011 non risiede più li ma in un edificio non molto lontano, quindi la casetta nella foto in realtà non è quella dove sono finiti tutti i possibili 350 milioni di cinesi dirottati.