martedì, 19 Novembre 2024
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AMD punta su Skybridge: ARM e X86 in un’unica piattaforma

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L’incertezza di mercato ha portato AMD a proporre una nuova strada, qualcosa che fino ad ora non era mai stato proposto: una scheda madre che abbia la possibilità di ospitare processori ARM o x86 semplicemente cambiando il processore di base grazie ad un sistema (denominato Skybridge) che prevede un sistema a pin compatibili per entrambi.

Per chiarire ulteriormente la cosa, l’architettura ARM è quella che sta alla base dei nostri tablet, smartphone, lettori multimediali ecc. mentre X86 è quella più tradizionale di un computer su cui gira Windows.

L’incertezza è data a mio avviso dall’utilizzo sempre più massiccio di smartphone e tablet, ed un declino costante delle vendite di personal computer. Altrimenti non mi spiego il motivo di una simile scelta.

L’intento è quello di andare a “colpire” le fascia bassa del mercato e quella media, tramite l’introduzione nel 2015 di una nuova famiglia di APU e SoC a 20nm con appunto la possibilità di ospitare entrambi. In futuro invece arriverà una soluzione adatta anche per la fascia alta quando nel 2016 AMD presenterà K12, soluzione che combinerà ARMv8 a 64bit con la corrispondente versione x86.

Questa operazione è rivolta ai produttori, che avranno la facoltà di decidere se la piattaforma dovrà ospitare l’uno piuttosto che l’altro, e la cosa vista così sembra avere senso perchè sembra che possa apportare un’ottimizzazione dei costi ma soprattutto la possibilità di proporre due soluzioni diverse con un hardware quasi identico. Quello che invece non vedo assolutamente è un utente di fascia bassa-media o peggio ancora alta decidere di passare da un sistema operativo all’altro salvo un declino clamoroso di uno dei due sistemi operativi principali che attualmente gestiscono il mercato: Android per quanto riguarda ARM e Windows per x86.

Qualcuno, a questo punto potrebbe ipotizzare un’ulteriore strada: se avete fatto 30, perchè non fare anche 31 ospitando onboard entrambi i processori? A parte una problematica di costi per il produttore che prevede 2 processori al posto di uno solo, a me sembra l’unica cosa che potrebbe spingere un utente normale ad avere due sistemi molto diversi tra loro, diciamo al prezzo di uno.

 

Paolo Colombo
Paolo Colombohttps://www.mytechnology.eu
Classe '81, appassionato di tecnologia e internet. Dal 29 marzo 2007 scrive quotidianamente con passione sul suo blog www.mytechnology.eu | .it articoli inerenti queste due tematiche. Ha una bellissima moglie e due figli adorabili, e passa le nottate scrivendo articoli e giocando online con i membri del clan EraseR che conosce da ben 20 anni.
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