Update: articolo aggiornato il 16/11/2015.
Da qualche mese ormai sono passato al mouse Steelseries Rival (successivamente rinominato Rival 300 per via di versioni alternative messe in vendita a posteriori) a causa di una serie di comportamenti anomali del mio precedente Gigabyte M8000X.
Nel corso degli ultimi mesi, specialmente in ambito gaming, i mouse con sensore ottico si stanno prendendo una bella rivincita su quelli a sensore laser che sembravano destinati a sostituirli e così marche come Zowie o Steelseries hanno potuto ritagliarsi un’importante fetta di mercato.
Per quanto riguarda Steelseries, l’unico mouse con sensore ottico che propone è appunto il Rival, che si dimostra fin da subito molto curato esteticamente ma anche ben equipaggiato tecnicamente: 6 pulsanti, 6500 CPI massimi e 200 IPS.
Alle specifiche tecniche si aggiunge poi il software Engine 3 che mi ha davvero stupito per la sua semplicità nel proporre un vasto numero di opzioni, e fra queste da la possibilità di modificare a intervalli di 50 il livello dei CPI.
E’ inoltre compatibile con GameSense, un aspetto che magari cercherò di approfondire in un video che inserirò nell’articolo, ma questa è una feature minore che in un mouse assume molto poca rilevanza al contrario di come potrebbe essere per una tastiera.
Per chi è adatto il Steelseries Rival
Quando si sceglie un nuovo mouse, e lo si vuole usare per il gaming, è fondamentale capire il tipo di presa che abbiamo sul mouse: palm, claw o finger-tip
Per quanto mi riguarda sono una via di mezzo tra palm e claw quindi il Rival dovrebbe essere adatto allo scopo ma c’è un fattore da tenere conto: il Rival è un mouse grande, probabilmente uno dei più grandi che ci siano sul mercato e quindi te lo sconsiglio se ritieni di avere le mani piccole.
Il problema della gommatura
Il Rival non è esente da difetti di fabbricazione, e quello che sembra essere il più importante è la gommatura posta sui lati, dove vanno a poggiarsi pollice e mignolo. Bastano pochi mesi di utilizzo per vedere già i primi effetti negativi dovuti ad un’eccessiva usura, usura a mio avviso ingiustificata dato che non mi è mai capitato con altri prodotti se non dopo anni di utilizzo.
Steelseries sembra essere al corrente del problema, i nuovi Rival non dovrebbero avere questo difetto ma se doveste incapparci è possibile provare a richiedere la sostituzione a chi ve lo ha venduto, oppure direttamente a Steelseries.
Questo è quanto farò a breve anche io. Non nutro il desiderio di cambiare mouse in quanto mi ci trovo discretamente bene ma è sicuramente una noia da risolvere prima che si vada fuori garanzia.
Update: mouse mandato in sostituzione, alla fine ho scelto di prendere il nuovo modello Rival 100, più piccolo e più economico ma dalle caratteristiche abbastanza simili. Per quanto riguarda l’assistenza Steelseries onestamente per ora è un’esperienza negativa per tempi lunghi e scarsa gestione dell’RMA. Se ne avrò modo ne parlerò in un video sul canale YouTube quando preparerò la recensione del Rival 100.
Il sensore ottico
Rispetto al mouse che utilizzavo in precedenza, il sensore del Rival sembra essere molto più preciso e non ha problemi con il mio tappetino (marca Razer) come succedeva invece con il Gigabyte che per via della funzione di auto adattamento a volte si perdeva la calibrazione.
Rival dispone di un pulsante posizionato sotto la rotella al quale è possibile associare due sensibilità differenti di CPI: è perfetto in quanto è possibile associare una sensibilità da utilizzare con Windows e una da utilizzare con il proprio gioco preferito. Così facendo basta un click e si sa già di essere a posto mentre altri mouse a volte esagerano e danno magari 3 possibili settaggi cosa che poi finisce per generare confusione.
Luci e colori di Steelseries Rival
Lo ammetto, uno dei motivi per cui Rival mi ha conquistato è la possibilità di personalizzare i colori della rotella e il logo, ma non avrei mai pensato che si potesse scegliere tra milioni di colori e poi anche il tipo di luce (fissa, a intermittenza, arcobaleno, ecc.). Quindi per chi ritiene che un mouse debba anche avere il suo perchè qui otterrà un po’ di soddisfazione.
Il cavo
Contrariamente a quanto accade ultimamente, il cavo del Rival non è in cordura ma è gommato: inizialmente la cosa non mi era piaciuta ma poi ho visto la fine che sta facendo il cavo del mio Belkin Nostromo che a furia di sfregare sullo spigolo posteriore della scrivania si sta decisamente usurando e quindi penso che gommato alla fine vada più che bene.
Battle tag personalizzabile
Una delle chicche invece del Rival è la possibilità di personalizzare il gommino estraibile nella parte posteriore bassa: basta scaricare un file immagine e poi ricorrere ad una stampante 3D, non semplicissimo ma nemmeno impossibile.
Video recensione Steelseries Rival
Di seguito fine trovi la mia video recensione che ho pubblicato qualche settimana fa sul canale YouTube.