Recensione film: Suicide Squad

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suicide squad

Lo abbiamo atteso per mesi innamorati di un trailer che grazie ai Queen è diventato un cult, ma al cinema com’è stato? Oggi vediamo la recensione del film Suicide Squad!

Il vero capolavoro del film Suicide Squad è indubbiamente stato il primo trailer rilasciato: hype alle stelle e tutta l’attenzione focalizzata oltre che sul sedere di Margot Robbie alias Harley Quinn anche sul volto davvero inquietante di Joker (Jared Leto).

Avviso spoiler: come di consueto nelle mie recensioni svelo alcuni particolari del film, quindi prosegui nella lettura a tuo rischio e pericolo!

Come lo potremmo definire quindi il film? Di certo non un capolavoro: l’idea di base ovviamente non la si trae dal film ma dai fumetti e l’idea di creare un team di super cattivi per sperare un giorno di contrastare i super buoni diciamolo… è un po’ una cagata.

Ma a parte questo il film è incentrato nella prima parte sulla presentazione e caratterizzazione dei personaggi, in perfetta compatibilità con quanto visto in Batman V Superman tanto da avere delle comparse veloci anche di Batman e Flash.

La Suicide Squad dovrebbe essere il meglio del peggio, ovvero personaggi talmente cattivi da dover pensare di rinchiuderli buttando via la chiave.

E invece non solo si tiene la chiave ma li si mette in libertà equipaggiandoli di un chip in grado di fargli esplodere la testa dallo smartphone. Il fatto è che in fin dei conti come era prevedibile questi personaggi non sembrano essere poi così cattivi: si va dal padre col cuore d’oro quando si parla della figlia al piromane che dopo aver commesso una strage ha deciso di ritirarsi; in mezzo troviamo uno che lancia boomerang e un coccodrillo che forse è solo incazzato per il suo aspetto.

harley quinn suicide squad

E poi c’è lei, Harley Quinn, che è esattamente come ce l’aspettavamo dopo aver visto il trailer ovvero talmente fuori di testa e provocatoria da risultare simpatica. Forse un po’ troppo fuori di testa al punto che in alcune scene la sua reazione risulta quasi scontata.

La trama anche in questo caso, come in Batman V Superman, non brilla e anche qui la sensazione è che la presenza di così tanti personaggi abbia preso il sopravvento tant’è vero che non ci sono colpi di scena tali da scatenare una minima reazione nello spettatore.

Il vero colpo di genio qui lo ha avuto il marketing, che grazie ai trailer ci ha fatto pensare che il Joker fosse uno o il protagonista e invece è rimasto un elemento riempitivo come lo scoiattolo Scrat dell’Era glaciale che ogni tanto si fa vivo e ci mostra cosa sta facendo.

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