Oggi vediamo la recensione delle cuffie Urbanista Miami, con soppressione attiva del rumore e ben 50 ore di autonomia
Urbanista ha a catalogo tutta una serie di cuffie e auricolari molto attenti al design ma senza trascurare le specifiche. Oggi vedremo le Urbanista Miami: una cuffia bluetooth 5.0 dal design pulito ma che ad un prezzo di circa 145 Euro punta a dare all’utente funzionalità all’avanguardia come la soppressione attiva dei rumori.
Unboxing e prime impressioni
Molto buona la prima impressione con una scatola che include un astuccio semi rigido in tessuto contenente le cuffie, il cavo per la ricarica (un pochino corto), il cavo con jack per l’ascolto cablato e l’adattatore con doppio spinotto per l’aereo. Il feeling è davvero buono e l’estetica in questa colorazione verde opaco un po’ perlato appare fin da subito molto bello. Anzi: mi è proprio piaciuta un sacco!
Oltre alla vista anche il tatto è coinvolto in questa esperienza, perchè il rivestimento è leggermente gommato e le imbottiture appaiono fin da subito ben fatte. Noto subito una cosa però: i pulsanti di gestione sembrano un po’ piccolini.
Specifiche e primo pairing
Le specifiche della cuffia sono le seguenti:
- bluetooth 5.0 con codec SBC, AAC
- soppressione attiva del rumore (da ora indicata come ANC), con modalità Ambient Sound
- sensore di rilevamento per la pausa automatica
- batteria da 750 mAh per 50 ore di autonomia senza ANC, 40 con ANC
- connettore usb-c
- supporto ai profili A2DP1.3/AVRCP1.5/HFP1.6
- driver da 40mm
Dopo una prima ricarica accendiamo le cuffie con la pressione (di 1 secondo circa) del tastino centrale posto sul padiglione destro, in accensione sono veloci e anche il pairing è sempre puntuale anche se la voce quando dice “connecting” indica che in realtà è già connesso.
La portata del bluetooth è quello classico di circa 10 metri ma è piuttosto stabile, ovviamente in questi casi l’esperienza è soggettiva e i muri di casa e altre strutture possono incidere sulla qualità della connessione.
Comfort
Qui c’è da fare qualche precisazione perchè sul sito ufficiale e sulla pagina amazon sono indicate come cuffie on-ear e a volte come over-ear.
Sebbene sia vero che il padiglione di 40mm dia uno spazio interno per l’orecchio non esagerato, nel mio caso si tratta di una cuffia over-ear: l’orecchio entra comodamente all’interno della cuffia ma è chiaro che se avessi delle orecchie più grosse probabilmente avrei avuto qualche fastidio in più.
Stessa cosa dicasi per l’archetto che è flessibile e allungabile per cercare di adattarsi al meglio, ma tende ad essere un po’ troppo rigido e sulle lunghe sessioni (oltre la durata di un film) potrebbe stringere leggermente.
In generale però per un utilizzo normale il comfort è buono anche perchè le imbottiture sono generose
Rientra nel paragrafo comfort anche la gestione dei pulsanti, dove troviamo sul padiglione destro i 3 classici pulsanti di gestione che sono a mio avviso troppo piccoli e ravvicinati, distinguibili solo per il posizionamento di 2 elementi in rilievo. In generale serve però un po’ di pratica prima di riuscire a gestirli:
- pulsante centrale, che si occupa di diverse funzioni a seconda del momento ovvero
– accensione/spegnimento (con pressione relativamente di 1 o 5 secondi)
– attivazione assistente vocale (doppio click)
– rispondere e terminare una chiamata - pulsanti laterali, che permettono di gestire il volume o di cambiare il brano
Sul padiglione sinistro invece abbiamo solo il pulsante ANC, più grande e facilmente accessibile.
Qualità audio in ascolto delle Urbanista Miami
L’audio generato dalle cuffie è in linea con quanto mi aspettavo, con un profilo sonoro improntato verso i bassi che risultano quindi essere ben presenti. Il volume è ben tarato e non porta la cuffia a distorcere eccessivamente.
Si tratta di un audio che può soddisfare la maggioranza delle esigenze, mentre chi cerca un’esperienza più completa potrebbe sentire la mancanza di un’equalizzazione integrata, limitandosi a giocare con le opzioni messe a disposizione dalle app di streaming.
Qualità audio in conversazione
Molto pulito l’audio in cuffia, nella norma invece il microfono che durante i test solo una volta dava all’interlocutore un audio leggermente disturbato.
Sensore di pausa automatica
La cuffia è equipaggiata di un sensore posizionato all’interno del padiglione destro, capace di capire quando la cuffia viene tolta e di conseguenza permettendo di mettere in pausa il contenuto riprodotto (musica o film) senza dover premere alcun bottone.
Funziona bene (guarda il video per vederlo in funzione)
Soppressione attiva del rumore (ANC) e Ambiet Sound Mode
Partiamo dallo specificare che la differenza tra i profili ANC ON/OFF e Ambient Sound Mode c’è e si sente, questo significa che in mezzo al traffico l’ambient sound mode permette ai suoni circostanti di entrare in cuffia e renderci consapevoli di eventuali pericoli, va sempre ricordato però che questo dipende anche dal volume con cui ascoltiamo la musica per cui occorre sempre prestare attenzione.
Per quanto riguarda l’ANC invece i risultati sono diversi a seconda del contesto: in un ambiente casalingo dove non ci sono particolari disturbi l’ANC attiva riesce a creare un leggero senso di isolamento, diminuendo determinati disturbi ma senza ottenere un isolamento totale e pulito.
Il problema però aumenta quando si va all’esterno e si incontra un fattore spesso fastidioso in termini di ANC: il vento. A seconda della direzione in cui mi rivolgo (i microfoni dedicati sono posizionati sopra verso la parte posteriore) ottengo risultati differenti passando dal riuscire ad isolarmi, seppur mai completamente, al sentire invece il vento che entra in cuffia.
Dal punto di vista dell’ANC quindi, le cuffie top di gamma regnano ancora una volta incontrastate.
Autonomia impressionate: il vero motivo per comprarle
50 ore di autonomia senza ANC, 40 con ANC. Dovrebbe bastare questo dato per far capire a chi è interessato alle Urbanista Miami che questa non è una cuffia come le altre.
La batteria da 750 mAh integrata è davvero impressionante ed in merito a questo manca forse solo una cosa: un’app dalla quale poter monitorare meglio l’autonomia residua.
Dopo 2 settimane di utilizzo continuativo (tutte le sere a guardare serie TV o ascoltando musica durante la giornata) mi veniva da chiedermi: “ma possibile che ancora non sono scariche?”
E sono andato avanti per quasi altre 2 settimane!
Un piccolo difetto delle Urbanista Miami
Dopo un mese di utilizzo intenso ho notato che in un punto l’archetto estendibile presenta delle imperfezioni del rivestimento probabilmente dovute allo sfregamento che si crea durante l’estensione dell’arco stesso, trovavo giusto comunque segnalare la cosa.
Conclusioni finali
Pro
- Autonomia super
- Design e colorazione
- Buona resa sonora
- Bassi
Contro
- Pulsanti di gestione non facili da distinguere
- Comfort su lunghe sessioni, specialmente per chi ritiene di avere testa e orecchie “grossi”
- ANC migliorabile, specialmente all’aperto
Ovviamente l’autonomia non è l’unico motivo per comprare le Urbanista Miami ma è il suo mix tra autonomia pazzesca, design e la buona resa sonora.
I risultati altalenanti relativi all’ANC ed i pulsanti di gestione che avrebbero potuto essere fatti in maniera più comoda sono gli unici elementi concreti che giocano a suo sfavore, ma nella fascia dei 100-150 euro sicuramente queste Urbanista Miami possono ritagliarsi un ruolo da protagonista.