[Guida] Tutto quello che dovreste sapere per avere un sito internet

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World Wide Web

Molte persone pensano che per avere un proprio sito internet si debba spendere molto in termini di denaro e che occorranno chissà quali capacità di programmazione in linguaggio html, php, e via discorrendo.

Ora, a parte il caso in cui vogliate un sito fatto in maniera esemplare e con una sua grafica particolare (e in questo caso vi affiderete ad un professionista), non c’è nulla di più falso.

Tutto quello che vi serve è:

  • un argomento da trattare
  • da 10 a 40 € circa l’anno
  • propensione verso i computer (non parlo di conoscenza di linguaggi informatici, ma di propensione a livello generico all’utilizzo di un pc)
  • un minimo di buona volontà

La prima domanda da porsi è: quanto voglio spendere?

La seconda domanda invece è: come chiamo il mio dominio?

Ed infine la terza domanda sarà: che tipo di sito voglio? Un blog o un qualcosa di più simile ad un portale?

In base alle risposte che vi darete ci sono diverse soluzioni che si possono prendere in considerazione, e lo faremo insieme dopo il break!

Alcuni concetti da sapere prima di iniziare (non occorre che li impariate a memoria):

  • Cos’è un dominio – in parole povere è il vostro sito, quando si dice ad esempio www.mytechnology.eu si sta parlando di un dominio.
  • Cos’è un server – ovvero un computer di proprietà della società che vi fornisce il servizio di registrazione del dominio (da qui in avanti nota come Registrar), su cui andrete a posizionare tutti i files necessari per visualizzare il sito.

Esistono servizi (esempio: splinder, blogger, ecc.), specie nel campo dei blog, che dopo una breve registrazione vi mettono a disposizione un blog pienamente funzionante che dovrete solo personalizzare a piacimento. Questi servizi hanno dalla loro parte il fatto di essere gratuiti, ma presentano diversi svantaggi come ad esempio il fatto che non avrete mai un dominio del tutto vostro e che sarà sempre un sotto-dominio, ovvero una cosa del tipo: http://www.nomedelmioblog.nomedelservizio.com

Se proprio soffrite di pigrizia, o pensate di non riuscire ad andare oltre ma volete comunque un dominio con il nome che dite voi, allora la scelta ideale è quella di registrarsi ad uno dei servizi sopra citati (cercando in internet se ne possono trovare diversi altri) e poi acquistare il vostro dominio usando come formula quella del redirect, ovvero voi comprate il dominio www.sonopigro.it facendo in modo che chi andrà a questo url verrà automaticamente dirottato all’url del blog che avete sottoscritto tramite il servizio.

Se invece vi sentite un pò più caparbi, lasciate perdere quanto detto e proseguite nella lettura.

Innanzi tutto dovete sapere che esistono dei software o piattaforme denominate CMS (Content Management System), che una volta installati sul server del proprio dominio vi permetteranno di essere già in grado di organizzare il proprio sito/blog senza dover scrivere alcuna linea di codice, come ho detto prima basterà un minimo di senso pratico nell’utilizzo di un pc.

Budget

Ora, cominciamo a pensare al nostro dominio:

Stabiliamo un budget di spesa.

Esistono diversi Registrar in giro per il web, e la spesa che si può andare a sostenere varia davvero di molto a seconda di cosa si vuole.

Dato che siete alle prime armi, il mio consiglio è di scegliere il Registrar che abbia il minor costo possibile, pur mantenendo un livello di qualità dignitoso.

Le soluzioni che propongo di solito io sono:

TopHost – costo annuo di 8.99 € iva esclusa, inoltre cliccando QUI e procedendo nella registrazione avrete anche un buono regalo di 50 € per pubblicizzare il vostro sito con Google Adwords, frutto del programma di affiliazione tra TopHost e myTechnology

Aruba – intorno ai 35 € annui (considerando i servizi di cui avremo bisogno)

Il primo offre un unico pacchetto da scegliere, quindi dagli 8.99 € non ci si scappa. Il secondo invece (Aruba) offre numerosi servizi sia a basso costo (perchè comunque 35 € all’anno è da ritenersi un prezzo conveniente) sia professionali.

Per quanto già detto prima, il mio consiglio è quello di cominciare con TopHost registrando il proprio dominio per 1 anno, e valutare eventualmente nel corso dell’anno se al momento del rinnovo continuare così oppure passare ad Aruba.

Nota #1: se cercate in internet qualche servizio di hosting, state bene attenti al prezzo comunicato, perchè la maggior parte dei servizi indicano la tariffa mensile (tipo: 6.35 € al mese per Servage) e se uno non ci fa caso finisce per pagare 80 € l’anno.

Dominio internet

Una volta stabilito il budget:

Registriamo il nostro dominio.

Prima di tutto stabiliamo cosa ci serve: per sfruttare i CMS nominati prima, ci servono 3 cose:

  • Hosting Linux, ovvero il server su cui metteremo i nostri files. Per i CMS l’opzione Linux è meglio di Windows
  • Database MySQL (che è diverso da MySQL Server)
  • infine dobbiato assicurarci che sia supportato il linguaggio PHP

L’offerta TopHost è già comprensiva di tutto, quella Aruba invece va leggermente personalizzata aggiungendo il database MySQL ed altri servizi opzionali a vostra scelta.

Seguendo le procedure di registrazione di TopHost o Aruba o chicchessia, ci verrà poi chiesto di scegliere il dominio da attivare. Qui dovrete lavorare di fantasia e scegliere il nome del vostro dominio sempre sperando che sia disponibile (in caso contrario il Registrar ve lo segnalerà). 2 consigli:

  • non scegliete un nome troppo lungo o strano, le persone se lo devono tenere a mente;
  • se possibile, scegliete delle parole che siano contestuali con l’argomento che andrete a trattare; ovvero, se parlerete di cucina mi sembra abbastanza logico che è inutile registrare un dominio tipo: www.ilmiobagno.it

Un piccolo appunto riguardo alle estenzioni dei domini: che valore ha scegliere l’estensione .it piuttosto che .com o altri?

L’estensione identifica un paese:

  • .it = italia
  • .co.uk = inghilterra
  • .fr = francia
  • .eu = europa
  • ecc.

Quindi è usanza comune che se la lingua parlata all’interno del sito è l’italiano allora l’estensione preferita è il .it

Esistono però dei casi particolari che esulano il paese di derivazione e sono molto utilizzati per creare giochi di parole o identificare una cateogoria. Un esempio che posso farvi è l’aggregatore di notizie del.icio.us in cui la desinenza .us (United States) entra a far parte della parola “delicious” . Oppure la desinenza .tv che indentifica ormai i canali televisivi. Infine ho letto recentemente che stanno per essere registrabili i domini .me che potrebbero essere molto desiderati se si pensa alle possibilità di combinazioni (esempi: kiss.me – write.me – mail.me e via dicendo)

Una volta che avete scelto il vostro dominio da registrare, eseguitene la registrazione . Di solito i Registrar vi suggeriscono di acquistare anche domini con desinenze diverse, ovvero se si sceglie un .it verrà proposto l’acquisto anche del .com .eu .net ecc. Questa opzione vi è chiesta in un ottica futura per far diventare il vostro sito il più globale possibile, ma chiaramente la trattativa avrà un costo maggiore.

Come pagamento vi consiglio di utilizzare la carta di credito, perchè snellisce la procedura ed evita di dover inoltrare anche un fax con gli estremi del pagamento.

Nel caso abbiate scelto di registrare un dominio .it vi verrà chiesto anche di compilare ed inviare ad un determinato numero di fax la LAR, ovvero una vostra dichiarazione che il contenuto del vostro sito non viola le leggi italiane. La LAR non vi sarà richiesta se decidete di registrare altre desinenze.

Una volta completata la registrazione ed effettuato il pagamento, vi tocca attendere. Di solito il tempo medio per l’attivazione è di 2 o 3 giorni lavorativi. In ogni caso potete tenere sotto controllo le varie fasi o dal pannello di controllo del vostro Registrar oppure nei casi di domini .it e .eu dai seguenti siti:

Una volta che sarà tutto pronto riceverete delle e-mail dal Registrar da voi scelto, nelle quali vi indicherà nel dettaglio tutti i dati che vi servono per poter utilizzare i suoi servizi. E come prova che il vostro dominio è attivo non dovete far altro che andarci, e al posto di risultare “non raggiungibile” ora presenterà una pagina personalizzata dal Registrar.

CMS

L’ultimo problema da porsi è quindi quello di scegliere se preferiamo avere un blog oppure un “portale”. Non è una scelta definitiva, perchè nel caso in cui dovessimo capire di aver scelto male si può sempre tornare indietro e ripartire. Potete trovare una lista completa dei maggiori CMS direttamente su Wikipedia

Il blog è una forma di espressione che sta diventando sempre più presente sul web; è una specie di “diario online” che ha una struttura di base ben definita e che permette una certa interazione tra l’autore del blog ed i suoi lettori che commenteranno man mano i vari articoletti.

Il portale invece ha una struttura ben più ramificata, e i CMS attualmente in circolazione sono fatti in modo da avere moltissime possibilità di sviluppo rispetto alla struttura di base. Nella struttura di base è solitamente previsto uno spazio per la pubblicazione di notizie, un forum ed un’area per degli approfondimenti.

Voglio un Blog!

Bene! Esistono diverse piattaforme gratuite da poter installare sul proprio server, quelle forse più conosciute sono:

Per quanto riguarda l’installazione di questi pacchetti come dei successivi, potete tranquillamente fare riferimento ai siti ufficiali che solitamente ne curano in maniera particolare le istruzioni. In linea molto generale non dovrete fare altro che scaricare il pacchetto da voi scelto, decomprimerlo sul vostro pc, inviare il contenuto al server tramite un client FTP ed infine seguire una brevissima fase di installazione guidata.

Voglio un portale!

Anche qui, le soluzioni sono diverse, forse quelle maggiormente conosciute sono:

  • PHP Nuke
  • PHP Fusion, che uso già da qualche anno su altri siti web e con cui mi trovo molto bene. In più il sito di supporto italiano è il più disponibile con cui abbia mai avuto a che fare.

E’ tutto! Spero che questa guida possa tornarvi utile per capire come funziona il processo di registrazione di un dominio internet. Se lo è stato, e ne avete voglia, offritemi almeno una birra 😀 cliccando qui:


Nota #2: questa guida offre solo una panoramica generica sul sistema di registrazione dei domini e vuole offrire alcuni consigli pratici per capire meglio i passi da compiere. I prezzi indicati sono soggetti a variazioni secondo le offerte dei Registrar. Infine myTechnology non è da ritenersi responsabile per una qualsiasi interpretazione errata di quanto scritto, dato che per la piena comprensione dei servizi proposti può essere necessario un successivo approfondimento degli argomenti trattati.

13 Commenti

  1. Magari fosse tutto qui!! Sono post disinformativi com questo, pieno di inesateze e superficialità che creano illusioni di potersi fare un sito Web professionale gratis e da soli … come con una bacchetta magica. Vedo che la sindrome Bill Gates TUTTO FACILE FACILE colpisce sempre. Solo che Guglielmo Cancelli lo fa per vendere, in questo post cosa si vende a parte qualche banner e annuncio pubblicitario?

  2. se mi dici dove sono le inesattezze e le superficialità che creano illusioni forse possiamo capirci meglio, in quanto io non ne vedo alcuna.

    Certo se tutti scrivessero: no no per carità non lo fare perchè non riuscirai mai a fare nulla non si andrà mai da nessuna parte.

    Mi sembra chiaro che per fare quanto descritto è richiesto un minimo di dimestichezza da parte dell’utente, cosa per altro specificata ad inizio articolo, ma non servono in alcun modo conoscenze informatiche a livello di linguaggio di programmazione, cosa che probabilmente tutti o quasi pensano. Per il resto è tutto fuor chè difficile, ci vuole solo un pò d’impegno e buona volontà…come in tutte le cose.

  3. Sono n pittore e vorrei un sito per far conoscere i miei quadri.. Come si deve fare ? La maniera più semplice e meno impegnativa ed il relativo costo.
    Ho chiesto ad un privato e voleva 1.500 Euro !
    Ditemi tutto

  4. @ Pasquale Scandurra:
    dipende dal risultato che si vuole ottenere.
    Se si desidera solo uno spazio sul quale mostrare i lavori con un minimo di occhio alla grafica, allora si potrebbe provare una soluzione come Joomla o simili.
    Se invece si vuole una cosa d’effetto e magari anche sviluppata i flash allora è chiaro che bisogna rivolgersi ad un professionista.
    1500€ è un prezzo abbastanza normale (poi dipende da cosa ti è stato offerto), ma volendo si trova qualcuno disponibile anche per qualche € in meno.

  5. come funziona la pubblicita’ in un sito…..????
    sai spiegarci come ?

    grazie

  6. voglio creare un sito per vendere articoli tecnologici di ultima generazione (nuovi).occorre aprirsi una partita iva??
    grazie per l’attenzione

  7. beh, non ci dovrebbe nemmeno essere bisogno di chiederlo penso. ovviamente si, a meno che sia un genere di attività che ti remunera veramente poco

  8. @ Reloaded:
    e mi sei dire il costo di apertura +o- intorno a che somma si aggira??? grazie ancoraa presto

  9. Ciao, ho letto le tue informazioni su cio’ che serve per avere un sito internet. Ho trovato il tutto abbastanza chiaro e utile. Certo, immagino ci sia tanto altro da dire, ma per un autodidatta come me mi sembra gia’ formativo. A tal proposito ti (vi) invito a vedere il sito che ho elaborato per lo studio in cui collaboro: http://avvmassimosaracino.net23.net/ . Ho utilizzato un server-host gratuito: http://www.000webhost.com/ . Spero di ricevere un giudizio tanto sul sito quanto sul server-host utilizzato. Ciao. Andrea.

  10. @ Andrea:
    Ciao Andrea,
    scusa ma ho visto solo ora il messaggio che a causa dei links era stato moderato.

    Il sito mi piace come linea, da un aspetto elegante, anche se è un pò “dark”. Mi piace l’immagine che avete scelto anche se ne avrei aggiunta qualcuna, magari mettendo un immagine diversa ad ogni pagina.
    Ti dico però che per i canoni del 2011 sembra un sito “vecchio”. Ho letto che avete usato dreamweaver, ottima scelta, ma che richiede un grosso sforzo iniziale.
    Avreste potuto optare per la scelta di un CMS, immagino che chi ha realizzato il sito non abrebbe avuto problemi, e i vantaggi sono due: dover andare un domani a modificare un pagina non richiede alcuna conoscenza di programmazione, perchè sarebbe un pò come usare word; inoltre le possibilità di sviluppo sono molteplici.
    Wordpress è un CMS pensato per i blog, ma che si presta moltissimo ad un utilizzo semplice come il tuo, in più però ha un sacco di potenzialità.

    Ti consiglio poi di stare attento alle e-mail indicate in quel modo, in quanto sono esposte davvero molto allo spam. Sarebbe più prudente un modulo da compilare ed inviare(che quanto meno non espone la tua mail) e magari con un codice captcha (che blocchi sul nascere lo spam)

    Per quanto riguarda l’hosting, può andare benissimo. Nel momento in cui dovessi rilevare eccessivi rallentamenti o problemi di altro tipo puoi sempre passare ad altro.

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