E’ la frase che ha pronunciato all’atterraggio il pilota dell’aereo che dalle Hawaii ci ha portato fino a San Francisco.
Back to reality quindi… addio Hawaii, chissà quando le rivedrò più, e se posso consigliarle a qualcuno lo farei senza ombra di dubbio perchè offrono dei colori, una natura ed un tipo di vegetazione che è del tutto differente da quella che siamo soliti vedere dalle nostre parti.
Non mi voglio quindi soffermare ulteriormente sul viaggio, vorrei solo dire che tutta l’avanzatezza di cui si vanta l’America onestamente non l’ho vista un gran chè, almeno per quel che ho potuto osservare. Gli access point wi-fi liberi basandomi su quanto ho visto sono stati ben pochi e si sono limitati all’aeroporto di Las Vegas, agli store Apple e alle librerie della catena “Borders”. Per il resto c’era sempre da pagare, anche negli hotel 4 stelle quando qui in Italia mi è capitato più volte di averlo a disposizione gratuitamente in hotel a 2 stelle.
In sostanza mi è sembrato che da loro sia tutto molto più organizzato, ma questo ha il suo costo e ti viene recapitato puntualmente sulla carta di credito (anche i classici distributori automatici li se non hai la carta di credito non vai lontano).
Negli aeroporti si fa un grande utilizzo dei check-in automatici, e questo mi ha dato l’idea che creasse più confusione rispetto al classico check-in perchè molta gente non sapeva dove andare o cosa fare.
C’era un gran parlare di disoccupazione alle stelle e riforma del sistema sanitario, e poi ci sono due cose che proprio non sopporto:
- la mancia è talmente un obbligo che l’unica volta (…e dico l’unica…) che mi sono azzardato a non aggiungerla sono stato rincorso dal cameriere che mi supplicava di metterla. Tra l’altro il suo valore varia tra un 15 ed un 25% che va a discrezione propria, quasi come se in Italia dovessimo pagarci due volte l’IVA, eccheccazz…
- i prezzi esposti non includono mai le tasse, e questo rende di fatto impossibile andare alla cassa con i soldi già pronti perchè tocca sempre aggiungerci qualcosa; e chiedere alla cassiera se vuole i 30 cents che mancano perchè così evita di darmi forzieri interi pieni di monetine sembra un’assurdità
- nel fare benzina prima devi pagare e poi puoi andare all’erogatore, e se devi fare il pieno devi fare una stima di quanto può starci dentro nel serbatoio e poi al massimo ritornare un’altra volta alla cassa per avere il resto.
Per finire, che dire, ho visto il set di Lost, ovvero una spiaggetta su un’isola delle Hawaii vigilata 24h su 24 da una guardia che tiene “lontano” i curiosi dalle tende fatte di stracci e finti pezzi di carlinga d’aereo. Non è stato semplicissimo arrivarci perchè nemmeno quello che abita li a fianco ti direbbe che a pochi metri c’è il set ma grazie alle istruzioni trovate online la cosa è stata fattibilissima!
E’ tutto, si riprende con il solito tram-tram, sperando che myTechnology non debba più essere preso di mira da attacchi del cavolo da parte di hackers bellicosi proprio il giorno prima del mio matrimonio!
P.S.: il 19 ho appuntamente con Telecom per farmi mettere l’adsl a casa, vediamo se ne deriva la solita odissea o fila tutto liscio…
Mi dispiace che gli USA non ti abbiano entusiasmato.
Comunque rompo il cazzo come al solito.
1) Paolo lo sanno tutti che negli States c’è la cultura della mancia. È inutile che ti lamenti inutilmente, è così punto e basta. Il ragionamento della doppia IVA lascia il tempo che trova.
2) Mah, non sempre è così, e comunque c’è scritto.
3) Carta di credito anche lì e passa la paura.
Non vedo il mio commento.
Che sito pacco 🙂
No beh non fraintendere l’America mi piace per natura… Pero in fin dei conti quasi tutto quello che ho visto erano cose già viste in passato e onestamente sebbene siano trascorsi anni non ho trovato grossissime differenze.
Ma a nessuno e’ sfuggito il motivo della vacanza??
AUGURI!!
Ci sei mancato.
Eccheccavolo!
@ Angelo:
eh già … Ora mi sto assestando e Telecom permettendo tornerò operativo al 100% a breve